Cronache

Tutto pronto (o quasi) all'inaugurazione dell'Università islamica

Una ventina le preiscrizioni effettuate soprattutto da neolaureati italiani convertiti all'islam

Tutto pronto (o quasi) all'inaugurazione dell'Università islamica

È tutto pronto (o quasi) all'inaugurazione dell'Università islamica a Lecce. "Si terrà il 15 ottobre. La data non è stata scelta a caso: corrisponde all'inizio dell'anno islamico”, precisa Giampiero Khaled Paladini, l'imprenditore salentino convertito all'Islam, a capo di Confime, il Consorzio imprese del Mediterraneo, da cui prende il via l'iniziativa.

Per l'occasione si attendono importanti big (anche del mondo arabo), i cui nomi restano top secret perché non avrebbero ancora confermato la loro presenza.

Il Giornale ad aprile si era già recato a Lecce per capire di cosa si tratta. Ora il progetto sta per decollare. La maestosa sede di forma ottagonale, con al centro una moschea, che sorgerà in agro di Monteroni (dove ci sono i vecchi palazzi della facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo Salentino attualmente in disuso) "non sarà pronta prima di tre o quattro anni. Intanto abbiamo individuato un immobile a Monteroni - prosegue Paladini - dove si svolgeranno le lezioni e saranno realizzati i dormitori degli studenti, a cui saranno garantiti (come si legge anche nel sito dell'Università, ndr) affitti agevolati".

"Ad una settimana dall'apertura delle preiscrizioni, abbiamo ricevuto già una ventina di richieste", racconta soddisfatto l'imprenditore. "Si tratta di neolaureati tra i 25 e i 35 anni – prosegue - quasi tutti italiani convertiti all'Islam, che poi sono il nostro target principale. Siamo in trattativa con moschee e centri culturali di mezza Italia. I ragazzi che hanno fatto domanda vengono da diverse regioni, come Liguria, Calabria e Sicilia, non solo dalla Puglia. Ci sono anche cinque stranieri. Uno di sicuro viene da Rabat"

Nulla di fatto ancora per la domanda di riconoscimento al Miur. "Per inoltrare la richiesta bisognerà attendere gennaio prossimo. Intanto – spiega l'imprenditore - stiamo preparando la lista dei docenti da assumere: sono necessari almeno 5 tra associati e ordinari abilitati presso il Miur e 4 ricercatori.

Ad ottobre partiranno i corsi preliminari ("se raggiungeremo il numero minimo di iscritti", precisa Paladini), necessari per portare i primi allievi a un livello base e uniforme. “Si tratta del corso per imam e dirigenti dei centri culturali islamici – spiega Paladini - di quello di arabo e di quello di lettura e recitazione in lingua. I veri corsi di laurea inizieranno a giugno dell'anno prossimo. E sono stati predisposti per la presentazione della richiesta al Miur".

Si partirà, insomma, senza il riconoscimento del Ministero che si spera arrivi strada facendo. "Fanno tutti così – sottolinea l'imprenditore – se no come puoi dimostrare che hai iniziato e hai tutte le carte n regola per proseguire".

I soldi per mettere su il mega Ateneo ancora non ci sono: "Saranno disponibili appena avremo il via libera del Ministero – assicura Paladini – anche perché ai corsi di laurea saranno affiancati tre master che hanno partner importanti come due organizzazioni di banche islamiche con sede in Bahrein, due importanti gruppi industriali di Arabia Saudita e Turchia e (probabilmente) un altro altrettanto importante del Kazakistan".

Sono previsti pure due ambiziosi progetti di ricerca: uno in campo medico, che sarà realizzato in collaborazione con un ente toscano in Kenya o in Tanzania; l'altro avrà al centro la finanza islamica e sarà realizzato in collaborazione con una banca italiana.

"Siamo in linea, anzi in anticipo, rispetto ai tempi programmati", sottolinea Paladini. La sede (provvisoria), per ora, non è pronta.

Per il taglio del nastro del 15 ottobre, l'appuntamento è nell'aula magna o nella sala congressi di un hotel leccese da individuare.

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