Cultura e Spettacoli

Ungaretti fantino e il "Water" D'Annunzio

Ungaretti fantino e il "Water" D'Annunzio

Tutti a squola. Anzi, a Skuola.net, il sito che ha raccolto gli strafalcioni più divertenti dell'esame di maturità appena terminato. È una testimonianza palpabile degli effetti causati dalle riforme, e dalle riforme delle riforme, che quasi ogni ministro si è sentito in obbligo di approvare, conducendo l'istruzione di ogni ordine e grado da Giovanni Gentile al nulla. Altrettanto nocive, da evitare come la peste, le trovate dei «geni» della pedagogia che hanno messo l'accento sul «come si insegna» e non sul «cosa si insegna». I ministri, invece di scoppiare a ridere in faccia a questi maghi della didattica all'incontrario, hanno consegnato loro le chiavi dei programmi. Risultato: una tragedia. Fate un paragone tra la padronanza della grammatica di vostro padre e quella dei vostri nipoti. Probabilmente scoprirete un abisso scavato da idee comiche, tipo che le regole della grammatica non vanno impartite e studiate. No, sarebbe poco democratico calare dall'alto della cattedra le nozioni indispensabili. Quindi il professore deve fare nascere nello studente la consapevolezza dell'esistenza di regole grammaticali. Vi sembra la più grossa idiozia che abbiate mai sentito? Era nero su bianco nelle indicazioni ministeriali di inizio millennio. Indicazioni che i buoni presidi consigliavano velatamente di ignorare.

Ecco qualche esempio di sfondone della maturità 2019. Gabriele D'Annunzio è stato il primo «estetista» italiano e anche il «Poeta Water». I Malavoglia? Il romanzo simbolo del verismo di Giovanni Verga è attribuito a Italo Svevo, dalla Sicilia a Trieste con un balzo solo. Pirandello invece ha scritto Luigi XIV. Peccato fosse invece l'Enrico IV. Dante avrebbe scritto X agosto, e il vero autore Giovanni Pascoli si rassegni. 1984 di George Orwell è un classico citatissimo e suggestivo. Diventa ancora più particolare se al protagonista Winston Smith subentra l'attore Will Smith. Si potrebbe aggiornare il titolo: Men in black 1984. Sequel dopo sequel forse ci arriveremo.

A Mariano del Friuli, in zona di guerra, Giuseppe Ungaretti è un soldato semplice del 19° reggimento di fanteria. Siamo nel 1916, il primo conflitto mondiale infuria. Ungaretti verga poesie disperate. Ma... secondo un maturando in realtà Mariano è un amico del poeta.

C'è chi ha riscritto la storia. Per restare alla grande guerra, uno studente ha sottolineato la stretta alleanza tra Italia e Germania. Ma allora perché si sparavano addosso? Non si sa. Mussolini fu il primo governatore d'Italia nel 1915. Come no. Garibaldi è stato un grande condottiero. Tutti d'accordo ma qualcuno pensa sia vissuto nel medioevo. Tito Livio invece era un imperatore romano. Un visionario ha già assistito alla terza guerra mondiale, iniziata in India. La guerra fredda ha dato vita a molte ipotesi: «fredda» si riferisce al fatto che fu combattuta «senza sentimento» oppure al fatto che fu combattuta «in Siberia».

Spettacolari anche gli orali. Professore: «Parlami della rivoluzione di febbraio». Maturanda: «Forse intende dire quella di ottobre, quella di febbraio non esiste». Purtroppo esiste. Anche le serie tv, nuovo oppio dei popoli, fanno sentire i loro effetti. Professore: «Chi ha dipinto Guernica?». Maturando: «Pablo Escobar». E Pablo Picasso si rivoltò nella tomba. Cittadinanza e Costituzione è una materia alla quale i politici, vero esempio di civismo, tengono molto. Professore: «E cosa ci dice di Cittadinanza e Costituzione?». Maturando: «Ma Cittadinanza di italiano o di storia?». E le attuali cariche dello Stato. Sergio Mattarella, nonostante si rivolga spesso ai giovani, è un perfetto sconosciuto. A parte quelli che non hanno la minima idea su chi sia il presidente della Repubblica, c'è chi ha dato risposte (in)credibili: un ragazzo ha indicato Giuseppe Conte; un altro ha parlato di Matteotti; un altro ancora ha indicato Matteotti ma con il nome storpiato in Matteozzi.

Vi sembra un'invenzione? Purtroppo non è così.

Ho potuto vedere con i miei occhi, in una maturità di tanti anni fa, un tema in cui Ungaretti era definito «fantino della prima guerra mondiale».

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