Cronache

Ventimiglia, il Comune spegne le slot e il Tar gli dà ragione

Allarmanti i dati forniti dal Comune di Ventimiglia sul gioco d’azzardo. Si parla, infatti, di una spesa media pro capite annua di 1.015 euro e giocate annue complessive per 25 milioni di euro

Ventimiglia, il Comune spegne le slot e il Tar gli dà ragione

Il Comune di Ventimiglia, in provincia di Imperia, ha vinto il primo round nella sua battaglia contro il gioco d’azzardo, con il Tar della Liguria che ha rigettato il ricorso della società Fun Seven srl", ditta concessionaria e distributrice degli apparecchi da gioco con vincite in denaro, contro l’ordinanza emessa a novembre dell’anno scorso, che obbliga bar, sale giochi e tabaccai a spegnere le slot, dalle 7 alle 19.

Una decisione drastica, che ha sollevato un polverone di polemiche, soprattutto da parte degli addetti ai lavori che si sono sentiti fortemente penalizzati da questo provvedimento. Allarmanti i dati forniti dal Comune di Ventimiglia sul gioco d’azzardo. Si parla, infatti, di una spesa media pro capite annua di 1.015 euro e giocate annue complessive per 25 milioni di euro.

Insomma, cifre piuttosto da capogiro per una località di circa venticinquemila abitanti. "Siamo felicissimi di questa notizia - è il commento del primo cittadino - che ci dà ancora più forza per continuare la nostra battaglia contro il fenomeno dell'azzardopatia. Auspicavamo un tale risultato, forti di aver attivato un provvedimento a difesa della collettività e della salute pubblica”.

E poi.

“Malgrado l'approvazione di un regolamento per contenere la diffusione del gioco patologico, che comunque ha prodotto una contrazione dell'azzardo in città e l'approvazione di tariffe Tari maggiorate per i gestori che di attività con le slot - conclude Ioculano - il territorio risulta comunque interessato da numerose installazioni di apparecchi da gioco con vincite in denaro sia all'interno di locali destinati ad altra attività, sia quale attività a sé stante”.

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