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Csm, eletti gli otto membri laici: tutti i candidati

Tutti i candidati presentati dal Pdl, Pd, Udc e Lega per andare al Csm risultano eletti: andranno a Palazzo dei Marescialli Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Niccolò Zanon, Bartolomeo Romano, Michele Vietti, Matteo Brigandì, Guido Calvi e Glauco Giostra

Csm, eletti gli otto membri laici: tutti i candidati

Roma - Tutti i candidati presentati dal Pdl, Pd, Udc e Lega per andare al Csm risultano eletti. Andranno così a Palazzo dei Marescialli Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Niccolò Zanon, Bartolomeo Romano, Michele Vietti, Matteo Brigandì, Guido Calvi e Glauco Giostra.

Con l'elezione degli otto membri laici si è completata la composizione del nuovo Consiglio superiore della magistratura. I 16 componenti togati- che sono giudici di merito e di legittimità e pubblici ministeri- sono stati scelti all'esito delle votazioni che a inizio mese hanno visto recarsi alle urne 7400 magistrati e che hanno segnato la sconfitta di Magistratura Democratica, la corrente di sinistra delle toghe, che ha perso un seggio a vantaggio di un candidato "indipendente", il giudice di Venezia Paolo Corder.Tutti gli altri gruppi hanno confermato invece lo stesso numero di consiglieri che avevano in precedenza.

Il gruppo maggioritario è Unita per la Costituzione che ha sei eletti. Sono Riccardo Fuzio, sostituto pg in Cassazione; Mariano Sciacca, giudice al tribunale di Catania; Pina Casella, giudice a Napoli; Alberto Liguori, presidente del tribunale di sorveglianza di Catanzaro; Giovanna Di Rosa , giudice all'ufficio di sorveglianza di Milano e Paolo Auriemma, sostituto procuratore a Roma. Hanno invece tre consiglieri ciascuno gli altri gruppi. Gli eletti di Magistratura democratica sono Vittorio Borraccetti, procuratore uscente di Venezia; Francesco Cassano, consigliere presso la Corte d'appello di Bari e Francesco Vigorito, presidente di sezione al tribunale di Roma. I consiglieri del Movimento per la Giustizia - che con Md aveva stretto un'alleanza elettorale- sono Nello Nappi,Paolo Carfì, consigliere presso la Corte d'appello di Milano e in passato gip di Mani Pulite e Roberto Rossi, il sostituto procuratore di Bari che si è occupato delle indagini sul ministro Fitto. I togati di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata, sono Tommaso Virga, presidente di sezione del tribunale di Palermo,Alessandro Pepe, giudice al tribunale di Napoli e Antonello Racanelli, sostituto procuratore a Roma. 

Si terrà sabato mattina al Quirinale la cerimonia di insediamento del nuovo Csm. Come di consueto saranno presenti anche i consiglieri uscenti per il simbolico passaggio di consegne con i loro successori. L'elezione del nuovo vice presidente dovrebbe avvenire nella prima riunione del nuovo plenum che si terrà nella sede del Consiglio superiore a Palazzo dei marescialli, forse lunedì prossimo. 

L'appoggio a Vietti Michele Vietti (Udc) fa parte della lista distribuita ai parlamentari del Pdl per l’elezione degli esponenti laici del Csm. Nella lista ci sono 8 nomi: Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Niccolò Zanon, Bartolomeo Romano, Michele Vietti, Matteo Brigandì, Guido Calvi e Glauco Giostra. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, la lista non dovrebbe subire modifiche e l’accordo prevederebbe la nomina di Vietti alla vicepresidenza di Palazzo dei Marescialli.

Le proposte dei Democratici I nomi di Giostra e Calvi, proposti da Franceschini a nome della segreteria e degli uffici di presidenza dei gruppi di Camera e Senato, sono stati posti ai voti, ricevendo l’assenso di quasi tutti i circa 300 presenti. I voti contrari, infatti, sono stati quattro, tra cui quelli di Ignazio Marino e Giovanni Bachelet, e gli astenuti sei, tra cui i due vicecapigruppo di Camera e Senato, Rosa Calipari e Felice Casson.

Marino non ci sta "Franceschini sostiene che si sia trattato di rispetto della Costituzione e non di spartizione politica? Davvero ci vuole convincere che i nomi siano stati decisi da 50 parlamentari Pd? Si tratta di una colossale bugia, perché nel partito non c’è stato alcun confronto". Così Ignazio Marino replica al capogruppo alla Camera che aveva parlato di scelte trasparenti sulla nomina dei membri laici del Csm. "I profili dei candidati non sono stati discussi nemmeno negli uffici di presidenza del Pd di Camera e Senato. Oggi - annuncia - voterò scheda bianca, e molti con me, e continuerò a farlo finché il Pd non seguirà un metodo veramente democratico in decisioni di tale importanza".

Bersani lo riprende "L’assemblea congiunta dei gruppi Pd di Camera e Senato, dopo l’illustrazione dei criteri di valutazione delle candidature del Csm ha approvato, con quattro voti contrari e sei astensioni, la proposta avanzata da Franceschini a nome dei presidenti dei gruppi parlamentari e del segretario del partito". Lo sottolinea in una nota il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani aggiungendo che "non si possono dunque accettare, al momento del voto, posizioni difformi dalla decisione comune.

Questo - precisa - per un basilare principio di lealtà verso i parlamentari che hanno partecipato alla discussione e alla votazione finale".

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