Dieta e alimentazione

Assumere meno calorie "aiuta" i muscoli: i risultati dello studio

Un minor apporto calorico può aiutare enormemente la salute dei nostri muscoli: ecco i risultati di uno studio e le grandi differenze, in positivo, nella salute

Assumere meno calorie "aiuta" i muscoli: i risultati dello studio

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Per mantenere l'organismo una "macchina perfetta" è sempre necessario saper equilibrare il giusto cibo con l'apporto delle calorie: proprio in quest'ultimo caso, un ridotto apporto del 12% può aiutare i muscoli a funzionare in maniera migliore. È questa la conclusione degli scienziati in uno studio pubblicato su Aging Cell dal titolo La restrizione calorica modula la trascrizione dei geni legati alla risposta allo stress e alla longevità nel muscolo umano: lo studio CALERIE.

Cosa dice lo studio

Nello studio CALERIE, una restizione calorica del 12% per due anni in esseri umani sani "ha indotto perdite minori di massa muscolare (massa magra delle gambe) senza cambiamenti della forza muscolare", spiegano i ricercatori pur sottolineando che i meccanismi per la conservazione della qualità muscolare "sono rimasti poco chiari". Novanta partecipanti (31 uomini e 59 donne) sono stati sottoposti a test ogni 12 mesi (un totale di due volte) acconsentendo a biopsie muscolari con l'identificazione di particolari geni codificanti determinate proteine. Due anni di restrizioni caloriche negli esseri umani "hanno influenzato positivamente la qualità del muscolo scheletrico e hanno influenzato l’espressione genica e i profili dei percorsi biologici interessati dalla restrizione calorica", hanno spiegato gli scienziati.

"Grande differenza nella salute"

Questi risultati suggeriscono quindi che uno stile di vita sano, eliminando soltanto una quantità minima di calorie, possa favorire la salute muscolare. Il peso perso è stato del 10,4% ma la salute cardiovascolare ne ha giovato enormemente. "Una riduzione del 12% è molto modesta", ha commentato all'Ansa uno degli studiosi, il prof. Luigi Ferrucci, Direttore scientifico del National Institute on Aging degli Stati Uniti. "È fattibile e può fare una grande differenza nella salute". Niente paura, quindi, della riduzione sulla massa muscolare perché la forza non è calata, anzi: i muscoili hanno iniziato a funzionare al meglio come hanno dimostrato i test molecolari effettuati sui 90 partecipanti. "Poiché l'infiammazione e l'invecchiamento sono fortemente correlati, la restrizione calorica rappresenta un approccio potente per prevenire lo stato pro-infiammatorio sviluppato da molte persone anziane", ha aggiunto Ferrucci.

Tutti i benefici

I ricercatori hanno spiegato che i risultati evidenziano un'ottima conservazione della struttura e della funzione muscolare con l'avanzare dell'età, sinonimo di una sana longevità con l'esercizio fisico che rimane l'eterno alleato in grado di mantenere la struttura e la funzione muscolare con l’invecchiamento. Studi passati sull'assunzione di meno calorie avevano anche evidenziato che migliorava anche la funzione mitocondriale e la biogenesi attenuando il declino correlato all'età anche nelle funzioni scheletriche: infine, un'adeguata restrizione calorica riduce l’infiammazione cronica. Gli scienziati spiegano, però, che i limiti dello studio sono dipesi soltanto dal campione di pazienti relativamente piccolo. "Non abbiamo potuto replicare i nostri risultati in una coorte indipendente di partecipanti, semplicemente perché nessuno studio simile è mai stato condotto sugli esseri umani".

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