Cronaca locale

Dimore protagoniste

Ricchissimi, si muovono lungo il lago con valigie traboccanti di banconote: sono i nuovi «zar» della Russia. In testa al gruppo il re della ristorazione moscovita, nuovo proprietario di Villa Fontanelle, ex Versace, sulla quale aveva messo gli occhi anche Berlusconi. Poi il re dei casinò sovietici, quindi il ministro dell'energia del Kazakistan e il proprietario dei famosi magazzini Gum sulla piazza Rossa. Tutti personaggi che vedono gli acquisti sul lago di Como in termini di vere e proprie residenze! Ma oggi il personaggio più noto legato al lago è l’attore George Clooney, intenzionato ad attorniarsi di amici per creare una vera e propria comunità cinematografica. Del resto, le sponde del Lario si sono rivelate perfetta location per il set già a partire dal lontano 1917, quando Carmine Gallone vi realizzò una versione del romanzo di Antonio Fogazzaro «Malombra», interpretata da Lydia Borelli. Ma moltissime sono le magioni che si affacciano sul lago di chiara matrice cinematografica. Ecco Cernobbio, con Villa d'Este. Qui nel '25 arriva Alfred Hitchcock, che vi tornò regolarmente fino al '70, e nel suo sontuoso giardino gira la scena del viaggio di nozze di Virginia Valli per «The pleasure garden». Il famoso albergo ci ricorda poi ospiti famosi come Clark Gable, Kirk Douglas, Bette Davis, Gene Kelly, Glenn Ford, Robert Mitchum e Charles Bronson.
Spostiamoci a Cernobbio, e siamo a Villa Erba, splendida e sontuosa. Apparteneva alla famiglia di Luchino Visconti, che vi trascorse tutte le estati fino al '29 e in età matura vi ospitò Zeffirelli, Helmut Berger, e Alain Delon. Il fascino di questo luogo influenzò non poco il regista milanese, come nella triste darsena de «La caduta degli Dei» o nella celebre sala delle feste per il ballo del «Gattopardo». In età avanzata riadattò la scuderia a sala montaggio: proprio qui fu ultimata la lavorazione di «Ludwig». Nel 2001 Marleene Gorris scelse Villa Erba come set per «La difesa di Luzhin», tratto da un romanzo di Nabokov, e nel 2004 diventa l'opulenta dimora di un collezionista per il film «Ocean's twelwe» con Clooney, Roberts, Pitt e Damon. Poi Torno, con la Villa Pliniana. Qui Mario Soldati girò nel ’41 «Piccolo mondo antico» con Alida Valli, e l'anno dopo un'altra versione di «Malombra», protagonista Isa Mirando. A Lenno, la Villa del Balbianello fu teatro anch’essa delle riprese per «Piccolo mondo antico», ed è stata senza dubbio la dimora storica più amata dal cinema italiano e internazionale. Nel '47 Christian-Jaque girò parte de «La Certosa di Parma» e una riduzione televisiva della stessa vi fu ambientata alla fine degli anni '70. Nel 1992 Mario Orfini vi gira invece «Jackpot» con Adriano Celentano; tre anni dopo John Irvin la usa come uno degli scenari di «Un mese al lago». La loggia della villa nel 2002 fa da teatro al bacio tra la principessa Padme e il giovane Anakin: è «Star Wars» di George Lucas. Quindi James Bond, con Daniel Craig che vi passa un periodo di convalescenza in giardino dopo essere stato ferito nel turbinoso «Casinò Royale» di Martin Campbell del 2006. A Bellagio, nel 1960 Visconti gira una breve scena di «Rocco e i suoi fratelli» tra l'imbarcadero e l'Hotel Grande Bretagne. Sul lungolago, nell'84, Sergio Leone gira la scena della passeggiata tra de Niro e la McGovern per «C'era una volta in America», mentre nel '90 la vicina Villa Melzi è usata come location da Roger Corman per «Frankenstein unbound». Sul lago di Como poi la numerosa serie di riduzioni cinematografiche dei «Promessi sposi», a partire da quella di Camerini del '41, per arrivare al 2004 con «Renzo e Lucia» per la tv, con la Sandrelli, Morante e Villaggio: nel film il palazzo Gallio di Gravedona è il castello dell'Innominato. Tra il '70 e l'80 sul Lario si girano due thriller: «La morte accarezza a mezzanotte» e «E tanta paura», come anche la commedia con Pozzetto «Mani di Fata», nella villa Bellinzaghi a Cernobbio. Castellano e Pipolo girano invece le scene di quattro film comici con Celentano: «Mani di velluto» del '79, «Il bisbetico domato» dell'80, «Segni particolari: bellissimo» dell'83 e «Innamorato pazzo» dell'81, usando anche Villa Olmo a Como.

Nella Villa Sola Cabiati, a Tremezzo, nel '91, gran finale con Tinto Brass e il suo «Paprika».

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