«Mi auguro che il nuovo Museo sappia parlare agli italiani della bellezza che salva, contribuendo ad indicare il cammino verso ciò che è bene e bello», sono parole che pronunciò il cardinale Carlo Maria Martini il giorno dell'inaugurazione della prima parte del Museo diocesano a Milano il 5 novembre 2001. Se questi erano gli intenti iniziali, tali sono rimasti ed ecco che, per festeggiare i cinque anni dalla sua nascita nel novembre 2006, il Museo Diocesano ha deciso di pubblicare un libro, «Il Museo diocesano fra presente e futuro»: quasi 200 pagine per illustrare, con testi e fotografie, la storia, recente ma articolata, di un luogo che si sta inserendo con forza nell'identità di Milano.
Il Museo si avvicina al visitatore, s'illustra e si spiega, dalla nascita ad oggi. E diventa luogo per definire l'identità collettiva, un punto di riferimento per la città che non è statico, ma sempre capace di rinnovarsi. Infatti, sfogliando il libro, non si può che ricavare l'impressione di un luogo che accoglie e conserva, ma che contemporaneamente stimola nuove idee oltre che mantenere le tradizioni e la storia antica. Varie attività, per grandi e piccini, vengono continuamente organizzate per animare la vita del museo (dal brunch domenicale alle visite guidate con concerto alla fine, e molte altre iniziative, info: 02-89420019), oltre alle diverse iniziative culturali che mantengono attiva la riflessione e lo studio sulle opere esposte.
Se il libro, quindi, rappresenta un segno palese della volontà di rendere il Diocesano sempre più interessante, nuovo e quindi vicino alle persone, a questo si unisce anche il nuovo sito internet (www.museodiocesano.it): il Museo non è solo un luogo di esposizione, ma un territorio che «guida il visitatore verso la scoperta dell'arte, e attraverso questo percorso anche la riscoperta di se stesso» dice Federica Olivares, fondatrice e direttrice della Casa Editrice Olivares (www.edizioniolivares.com) alla presentazione del volume alla stampa.
Diocesano, tutto il museo in 200 pagine
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