Cronaca locale

Il Dito resta piantato in piazza Affari

La Moratti, dopo un colloquio con Cattelan, ha deciso di lasciare la scultura davanti alla Borsa fino a Natale. "Dopo sceglieremo insieme dove metterla ma sempre nella nostra città". L’assessore Cadeo propone un obelisco

Il Dito resta piantato in piazza Affari

Milano - Il Dito di Cattelan resterà in piazza Affari fino a dopo Natale. E poi, se verrà spostato, non se ne andrà tanto lontano: sarà collocato in qualche altra piazza della città. Oggi la giunta è chiamata a votare, ma il sindaco Letizia Moratti ieri ha sentito al telefono l’autore dell’opera delle polemiche, che si trova a New York, e ora detta la linea: «Abbiamo deciso che il Dito rimane dov’è fino a tutte le vacanze natalizie e poi sceglieremo dove metterlo ma rimarrà in città. Io spero rimanga lì dov’è, ma non decido da sola». L’annuncio viene fatto da una sede insolita: la poltroncina girevole dello studio televisivo di Victor Victoria, la trasmissione diretta da Victoria Cabello, ex fidanzata di Maurizio Cattelan, e in onda su La7. «Era contento anche Maurizio - spiega il sindaco nella registrazione tv, che andrà in onda il 26 ottobre -. Mi ha detto che un’operazione così a New York non sarebbero riusciti a farla. Milano è all’avanguardia». La Moratti lo dice in tono scanzonato, come è lo stile di Victor Victoria, ma lo dice. E non ci si possono aspettare grosse sorprese dal voto di oggi in giunta.
La squadra degli assessori resta comunque spaccata tra il fronte dei pro Dito (tra cui Giovanni Terzi e Stefano Pillitteri) e quelli contro (Carlo Masseroli e Maurizio Cadeo). Ed è proprio Cadeo (l’altro Maurizio) a lanciare una proposta alternativa: «Premesso che secondo me piazza Affari è fatta per rimanere vuota - spiega -, se proprio vogliamo metterci in mezzo una scultura, allora mettiamoci un’opera d’arte vera e permanente e non una provocazione come quella di Cattelan». La sua proposta è quella di smontare il dito medio e installare un obelisco, un’opera dello scultore Ivan Theimer dedicata alle vittime del terrorismo. E poi, come se le polemiche sul tavolo non fossero già abbastanza, lancia un’altra idea: spostare il monumento di Pertini da Chiesa Rossa a piazza Repubblica. Inutile dire che il Dito non lascerà la piazza entro domenica, come concordato al momento dell’installazione. Già la delibera presentata dall’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory temporeggiava sulla scadenza dell’opera. Sul fronte del no, ribadisce la sua posizione l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli: «Cattelan usa la città per fini personali, per farsi pubblicità. Ci è riuscito, è stato molto bravo a farlo.

A questo punto se ritiene di voler regalare quest’opera alla nostra città, se opera si può chiamare, certamente non può anche dettare dove quest’opera debba essere posizionata».

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