Duecento madri si sfidano sulla frontiera del web

La battuta le sarà uscita così... una di quelle frasi che si dicono tra mamme. «Meglio un blog oggi che un prozac domani», ha buttato lì una tra le mamme blogger più «vecchie» della rete. Poi si sa la rete come funziona. Tutto circola con una velocità che non ti fa vedere dove può essere la fine e così quella manciata di parole si è trasformata in un monito per decine poi centinaia di donne diventate prima mamme e subito dopo blogger.
Eccole le mamme 2.0. Sfidano la crisi, le poppate, il sonno per cercare un consiglio prima e magari anche di reinventarsi un mestiere nel mondo digitale, poi. Oggi queste pioniere della rete si troveranno a Milano per partecipare a MammaCheBlog, un Social Family Day promosso al Quanta Sport Village da «Fattore Mamma». Le iscrizioni sono già chiuse da un pezzo. Una ventina sono rimaste in lista di attesa. Sono 230 quelle che ce l’hanno fatta e che arriveranno con 180 bambini e altre 120 persone tra papà, tate e nonni al seguito. In pullman o treno, in auto o in aereo arrivano da tutta Italia. La più lontana da Napoli, la maggior parte dalle città del nord.
Arrivano fin qui per confrontarsi, per conoscere le opportunità che viaggiano su internet. Come gestire un blog, come migliorarlo e anche come usare Internet con i bambini, senza rischi ma come opportunità per crescere insieme. Conoscersi, presentarsi e soprattutto divertirsi perché prima di tutto sarà una festa. Lo dice categorica e sorridente Iolanda Restano, esempio di mamma blogger in persona che ha messo in piedi l’evento. Tre figli, ex farmacista, ha mollato il lavoro quando alla nascita del primo bambino non le hanno concesso il part time. Lei ha salutato e se ne è andata. Nel Duemila ha aperto il suo primo sito o come lo chiama lei il suo «alter ego» in rete, Filastrocche,it. «All’inizio era semplicemente una vetrina poi da lì ho cominciato a realizzare siti a entrare in contatto con le mamme e poi a mettere in contatto le aziende con le mamme». Oggi Filastroccche.it è uno tra i siti più visitati della rete lei ha dato il via anche a «Fattore mamma» che si occupa anche di pubblicità e dà lavoro a una quindicina di persone. Tutte, rigorosamente, mamme.
«Mammacheblog sarà prima di tutto una festa per tutta la famiglia. I bambini saranno divisi a seconda delle età e saranno intrattenuti tra tornei di calcetto e pasta di sale. I papà potranno andare in piscina con i più piccoli mentre le mamme diventano protagoniste», spiega Iolanda Restano.
La giornata si articolerà in diversi momenti. Ci sarà il tempo della discussione suddiviso in quattro «Momtalk», le vecchie tavole rotonde. Si comincia con la presentazione di una ricerca su chi sono e quante sono le mamme navigatrici, poi quali sono le opportunità della rete, come utilizzare i sociale network per finire al digitale a misura di bambini. Un palco e un microfono. Un relatore e 5 minuti a testa per ognuna del pubblico che vorrà intervenire. «Tutto molto pratico, siamo mamme... inutile che me la canti su, non abbiamo mica tempo da perdere», striglia Iolanda.
Il via alle 9.30 fine prevista alle 18. Nel mezzo sono previste anche MomClass dedicata a chi vuole aprire o far crescere il proprio sito.
«All’inizio la rete per la mamma è un sostegno, crea quel “villaggio” che oggi non esiste più», racconta. Specie nelle grandi città «sei a casa e non vedi nessuno.

Hai il tuo bambino, è bellissimo, ma in certi momenti diventa anche alienante, spesso con quelle ansie senza senso che una pacca - digitale - sulla spalla, o una semplice condivisione di problemi riesce a smontare. La rete è salutare». E dopo può diventare una reale opportunità di lavoro.

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