Economia

Atlantia fa cassa e stringe su Abertis

Ceduto il 22% di Save per 256 milioni. Ok Antitrust per la Spagna

Sofia Fraschini

La strada verso Abertis è sempre più in discesa e Atlantia fa cassa aderendo all'Opa Save e incassando 256 milioni di euro. Ieri infatti, nell'ultimo giorno utile, la famiglia Benetton ha apportato all'offerta lanciata da Agorà Investimenti il 22% detenuto nella società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso. Data per scontata al momento dell'annuncio dell'offerta sul gruppo spagnolo, l'adesione di Atlantia all'Opa promossa da Enrico Marchi insieme ai fondi infrastrutturali di Deutsche Bank e a InfraVia era tornata in dubbio nelle settimane successive. Aveva sollevato, infatti, alcuni punti interrogativi la decisione di Atlantia di presentare una lista di minoranza per il cda in vista dell'assemblea di Save del 23 ottobre. Una mossa forse finalizzata a tenere coperte le carte in un momento molto delicato per la conquista di Abertis da parte della società guidata da Giovanni Castellucci. A questo punto, la lista è stata ritirata, e Save si prepara a lasciare il listino.

Quanto ad Atlantia, ora la famiglia di Ponzano Veneto si concentrerà in toto sulla partita spagnola avendo messo ulteriore fieno in cascina e avendo incassato il via libera dell'Ue all'offerta d'acquisto da 17 miliardi. Esaminato l'impatto sui mercati dove si sovrappongono le attività di Atlantia e di Abertis (la gestione delle concessioni sulla autostrade a pagamento; la fornitura di servizi elettronici per il pedaggio e per i sistemi di trasporto intelligenti), l'Antitrust europea ha concluso che l'operazione «non avrebbe sollevato problemi di concorrenza su tali mercati». Alla base del verdetto Antitrust ci sono: la presenza di «altri concorrenti significativi», l'estensione «limitata» delle sovrapposizioni geografiche tra le reti gestite dalle due società e il fatto che il mercato delle concessioni relative alle autostrade a pedaggio è «basato sulle offerte rigorosamente regolamentate».

Sempre ieri, è arrivato il semaforo verde anche dall'Antitrust cilena. Ora il mercato guarda alla scadenza del 20 ottobre quando il consiglio di Abertis si esprimerà sull'operazione.

Si tratta anche della deadline per eventuali rilanci sui quali ieri, alcune indiscrezioni non confermate, hanno ipotizzato una possibile controfferta da parte di Acs che riaprirebbero i tempi della partita Atlantia-Abertis.

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