Economia

La Basilicata ha presentato il Piano Strategico Regionale 2021-2030

Il PSR della Basilicata è stato presentato a Roma di fronte a una platea di imprenditori, stakeholders ed esponenti della cultura. Al centro del documento, una strategia contro lo spopolamento e in favore della crescita economica

La Basilicata ha presentato il Piano Strategico Regionale 2021-2030

Dal declino demografico alla questione occupazionale, dai deficit infrastrutturali alle criticità ambientali, passando per gli equilibri sociali e i ritardi da colmare nella produttività della Pubblica Amministrazione. Questi sono soltanto alcuni degli ostacoli allo sviluppo che il nuovo piano strategico regionale (PSR) della Basilicata 2021-2030 si prefigge di superare.

I punti salienti del PSR della Basilicata

Il PSR della Basilicata è stato presentato a Roma di fronte a una platea di imprenditori, stakeholders ed esponenti della cultura. Il più importante strumento di programmazione della Regione, mette al centro una strategia contro lo spopolamento, definito come il problema principale della Basilicata, e in favore della crescita economica. Serve, dunque, una visione di medio lungo-periodo per invertire la tendenza e conseguire risultati fondamentali. Tra questi citiamo la creazione di un numero adeguato posti di lavoro in modo tale da riportare il tasso occupazionale regionale (circa il 50% della popolazione in età lavorativa) a livello di quello nazionale (58% circa); lo sviluppo delle attività di produzione di beni e servizi che concorrono alla formazione del Pil; e il rafforzamento del ruolo dei soggetti e delle istituzioni che operano in Basilicata.

Per raggiungere i traguardi delineati è necessario attuare un cambiamento nel modello organizzativo, in modo tale da arrestare i fenomeni di declino demografico, assicurare la salute della popolazione regionale nei suoi ambienti di lavoro e di vita, preservare l'integrità dei patrimoni e delle risorse per le generazioni future e, infine, raggiungere la parificazione delle condizioni infrastrutturali e nell'accesso ai servizi essenziali rispetto alle regioni più ricche. Detto in altre parole, al centro del piano strategico regionale della Basilicata c'è il sostegno dell'impresa endogena, la sua crescita dimensionale e la creazione di nuove imprese lucane, guidate preferibilmente da giovani, come chiave di volta per combattere lo spopolamento e dare nuove opportunità ai giovani lucani e ai territori, soprattutto delle aree interne.

Una nuova idea di futuro

"Abbiamo bisogno che le imprese crescano, che ci siano nuove imprese, abbattendo i muri all’ingresso – anche attraverso il cambiamento della macchina regionale che stiamo facendo – e che i giovani possano costruirsi il proprio futuro in Basilicata. Abbiamo bisogno di più imprese, anche per liberare questa Regione dal controllo asfissiante della burocrazia, della cattiva politica e del clientelismo. Più imprese significa più donne e uomini liberi, che non devono chiedere il ‘favore’ alla politica, ma devono pretendere dalle Istituzioni servizi, prestazioni, efficienza", ha affermato il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. "Attingeremo le risorse necessarie dal PNRR, con il Piano Strategico vogliamo tutelare e valorizzare la Regione Basilicata così da renderla attrattiva. Per farlo abbiamo analizzato i punti di forza e di debolezza, stiamo lavorando a politiche regionali che diano risposte concrete ai cittadini", ha quindi aggiunto lo stesso Bardi.

Bisogna sottolineare due aspetti non da poco. Innanzitutto, il PSR della Basilicata include una visione di futuro ben precisa, che dovrebbe portare la Regione a recuperare la sua centralità economica nel Mezzogiorno, fare perno sull'evento Matera 2019 per "spalmare" sull'intero territorio regionale i vantaggi della reputazione che la città ha acquisito in campo internazionale e, infine, valorizzare le sue risorse naturali e storico-culturali.

L'altra caratteristica chiave del piano è che questo si intreccia con le opportunità previste dal PNRR, mettendo particolarmente in luce sia una nuova concezione della medicina e della salute, cruciale in una Regione che invecchia sempre più velocemente, sia le nuove sfide infrastrutturali, collegate alla crescita economica di una regione cerniera tra Tirreno e Adriatico.

In ogni caso, il documento è aperto, si arricchirà dei contributi presentati dagli stakeholders presenti all'evento e verrà approvato nei prossimi giorni.

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