Economia

Mese, anno e modello: chi non deve cambiare la tv

In campo i bonus tv e bonus decoder. Come scoprire se si ha necessità di acquistare un nuovo dispositivo

Mese, anno e modello: chi non deve cambiare la tv

Il nuovo digitale terrestre vedrà la luce tra poco più di un mese. Da metà ottobre inizieranno le trasmissioni con il nuovo standard, la codifica Mpeg-4: scelta che aumenterà la qualità delle immagini, l’audio e il livello dei servizi offerti ai telespettatori. Nel 2022 si prevede un ulteriore incremento della tecnologia, processo che si dovrebbe concludere entro il gennaio del 2023. Data entro la quale tutto il Paese sarà servito con tecnologia digitale terrestre Dvbt-2/Hevc Main 10: protocollo che consente di riservare al pubblico contenuti ancora più performanti rispetto all’attuale scenario.

Per evitare che nessuno venga tagliato fuori dalla piccola rivoluzione in campo televisivo, il governo ha messo in campo i bonus per la rottamazione dei vecchi televisori e per l’acquisto di un nuovo decoder. Le due misure sono cumulabili ma non in tutti i casi. Per usufruire del bonus riservato al decoder è necessario avere un indice Isee uguale o inferiore ai 20.000 euro. La misura avrà una portata massima di 30 euro e sarà in vigore per tutto il 2022: la dotazione finanziaria approntata dal ministero dello Sviluppo economico è pari a 151 milioni di euro. Per ottenere il calcolo della situazione economica equivalente è sufficiente rivolgersi a uno sportello dell’Inps o a uno dei tanti Centri di assistenza fiscale. La misura di sostegno per la rottamazione dei vecchi apparecchi – in vigore dallo scorso 23 agosto – spetta invece a tutti i cittadini senza limitazioni di reddito. Il contributo corrisponde a uno sconto del 20% sul prezzo di acquisto del nuovo dispositivo, fino a un importo massimo di 100 euro. Per ottenerlo sarà necessario disfarsi del vecchio apparecchio, avere la residenza in Italia ed essere in regola con il pagamento del canone Rai.

Non tutte la famiglie avranno le necessità di correre a comprare un nuovo schermo piatto da installare nel proprio salotto. Per capire se da metà ottobre si avrà un accesso limitato al palinsesto è necessario verificare con un piccolo test se oggi si ricevono i canali del digitale terrestre trasmessi dal 501 in poi. I decoder e i dispositivi più recenti sono infatti già in grado di ricevere il nuovo standard: in alcune zone d’Italia si dovrà al massimo risintonizzare la tv per poter ricevere i contenuti eventualmente trasferiti su altre frequenze. In linea di massima, i prodotti commercializzati a partire dal 2017 sono compatibili con il nuovo standard di trasmissione. I modelli compatibili con l’Hevc main 10 sono, quasi sicuramente, quelli che sono stati messi in vendita a partire dal mese di dicembre 2018. Per testare questo secondo parametro, che risulta fondamentale per la visione dei contenuti in futuro, basterà sintonizzarsi sui canali di Rai e Mediaset, ovvero 100 e 200. Chi vedrà la scritta “Test Hevc main10” non avrà motivo di procedere con un nuovo acquisto.

In caso contrario, sarà possibile scegliere un modello di TV o decoder compatibile tra i tanti proposti dai negozi di elettronica ed usufruire di uno o di entrambi i bonus.

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