Economia

La Borsa scommette sul 2015 di Fca

Gli analisti stimano 537 milioni di utile nel 2014. E quest'anno ci sarà il pareggio in Europa

L'ok della Bce al quantitative easing , il rafforzamento del dollaro sull'euro e il petrolio ai minimi sono tutti fattori che giocano a favore dell'industria dell'auto e, in particolare del gruppo Fca, ai massimi in Borsa. Le azioni hanno iniziato la settimana segnando un +3,7% a 11,94 euro; guardando il dato storico del vecchio titolo Fiat, un livello così elevato non si vedeva dal marzo 2000. Da qui la decisione degli analisti di Banca Akros di alzare il prezzo obiettivo di Fca a 13,80 euro dal precedente 11,50 euro, confermando il giudizio buy . «Riteniamo che il 2015 sarà un anno molto positivo per Fca: ci sono molte ragioni per comprare il titolo a parte lo spin-off di Ferrari», osserva la banca d'affari.

Domani, intanto, a Londra si riunirà il cda del gruppo automobilistico per approvare i risultati del quarto trimestre 2014 e dell'intero anno passato. Le stime elaborate da Thomson Reuters Eikon, sulla base di un sondaggio tra gli analisti, indicano per il 2014 ricavi a 94,5 miliardi, un ebit di 3,3 miliardi, l'utile netto a 537,5 milioni e 10,7 miliardi di debito netto. Per Banca Akros il giro d'affari di Fca nel 2014 ammonterebbe a 98,1 miliardi (86,8 nel 2013), ebit molto vicino a 3,4 miliardi (2,8 l'anno prima), un utile netto di 739 milioni (1,2 miliardi quello precedente) e debito netto pari a 10 miliardi rispetto a circa 6,6 del 2013.

Questi, invece, i numeri su cui ha puntato l'ad di Fca, Sergio Marchionne: 93 miliardi di ricavi, ebit a 3,6-4 miliardi, utile netto tra 600 e 800 milioni, debito netto nell'area 9,8-10,3 miliardi. Sempre per Akros il solo quarto trimestre 2014 dovrebbe portare risultati di tutto rispetto, con un fatturato in crescita del 21% anno su anno, un ebit intorno a 1,2 miliardi (+73%) e un debito netto industriale a quota 10 miliardi da 11,4 miliardi al 30 settembre. Per Morgan Stanley un rafforzamento del 10% del dollaro può portare a Fca fino a 800-900 milioni di impatto positivo nel 2015.

Insomma, vento in poppa per Fca ma anche per il resto del comparto auto. Il mercato, in proposito, è convinto che anche in Europa gli effetti del Qe sulle quattro ruote saranno efficaci come è accaduto in Giappone e negli Usa. Non è un caso che Fca abbia annunciato per il 2015 il pareggio in Europa, dopo anni di conti in rosso (700 milioni nel 2012).

Sui fondamentali gli analisti sottolineano che il gruppo beneficerà quest'anno innanzitutto di un numero significativo di nuovi modelli sul mercato e, in secondo luogo, del rilancio dei brand premium , Maserati e soprattutto Alfa Romeo. Queste novità determineranno 400mila vendite in più nel 2015, con i costi di lancio che risulteranno assorbiti nell'anno appena passato. A beneficiarne saranno così i margini.

Dalla conference call di Marchionne, prevista dopo il cda, si attendono possibili novità sul fronte alleanze, visto che al recente Auto Show di Detroit lo stesso ad ha ribadito la necessità per Fca di trovare un terzo compagno di viaggio.

Per Akros, infine, il processo di riduzione del debito da parte del gruppo potrà essere favorito dai bassi tassi di interesse: la ristrutturazione finanziaria in corso ridurrà di 800 milioni-1 miliardo gli oneri finanziari entro il 2017.

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