Economia

È corsa a quattro per la successione

In gara Altavilla, Palmer, Manley e Gorlier. Due donne per il futuro

È corsa a quattro per la successione

Detroit - «È un normale cambio generazionale». Così Sergio Marchionne commenta l'avvicendamento al vertice operativo di Fca, ma anche di Renault (Carlos Ghosn) e dal 2019 probabilmente di Daimler («il mio contratto scade l'anno prossimo, poi si vedrà», precisa all'Auto Show di Detroit il numero uno Dieter Zetsche). Per Fca, intanto, la decisione su chi prenderà il posto di Marchionne è attesa dopo la presentazione del piano industriale al 2022, l'1 giugno al Centro prove del gruppo di Balocco (Vercelli).

Una decisione simbolica visto proprio l'1 giugno 2004 l'attuale capo operativo di Fca fu reclutato come ad dell'allora Fiat. Il nome del successore lo farà il cda di Fiat Chrysler Automobiles presieduto da John Elkann, «dopo essersi assicurato - puntualizza Marchionne - che gli obiettivi 2018 siano raggiunti. In proposito, non ho ragione per non confermare le attese per il 2017 e le stime sul 2018», cioè di lasciare il Gruppo Fca dopo aver azzerato il debito e aumentato gli utili netti a circa 5 miliardi.

La selezione continua e, anche a Detroit, Marchionne ha confermato che la scelta riguarderà manager già impegnati all'interno del Lingotto. I nomi che si fanno da tempo (il coo Fca per i mercati Emea, Alfredo Altavilla, e i due britannici Richard Palmer, direttore finanziario, e Mike Manley, responsabile del marchio Jeep) non sono però gli unici sotto i riflettori del vertice.

Al vaglio ci sono anche altri nomi («nessuna donna») e, tra questi, figurerebbe Pietro Gorlier, ad di Magneti Marelli, altro manager molto stimato da Marchionne.

Di una presenza femminile al volante di Fca se ne potrebbe parlare una volta scaduto il mandato del successore di Marchionne. Il tempo, per esempio, che serve alla due manager attualmente più alte in grado di accrescere la loro esperienza.

Si tratta dell'americana Linda Knoll, responsabile del personale a livello globale, e di Daphne Zheng, cinese, nonché coo del primo mercato mondiale dell'automobile.

Entrambe fanno parte del Gec (Group executive council) di Fca, il direttorio voluto e presieduto da Marchionne che decide le strategie dell'azienda.

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