Economia

Crisi, l'Fmi gela la Merkel: "La Germania è a rischio"

Tagliate le stime dei pil del 2013: la Germania crescerà dello 0,3%. L'Fmi avverte: "Evitare un risanamento eccessivo"

Crisi, l'Fmi gela la Merkel: "La Germania è a rischio"

Angela Merkel non sghignazza più. Le stime di crescita della Germania sono inferiori rispetto alle più rosee attese. I dati pubblicati dagli analisti del Fondo monetario internazionale gelano il sangue alla cancelliera tedsca che da anni strozza i Paesi del Vecchio Continente imponendo misure austere e aggravando una crisi economica giù di per sé pesante.

La crescita tedesca nel 2013 è prevista debole: ci sono significativi rischi sulle prospettive. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime dei pil del 2013 della Germania dallo 0,6% allo 0,3% a causa dell’incertezza dell’Eurozona. Proprio per questo sarà importante evitare un "risanamento eccessivo". "La solidità del sistema bancario è migliorata ma restano debolezze", si legge nell’Article IV su Berlino. "Quest’anno il pil della Germania è previsto crescere dello 0,3% con una graduale ripresa alla fine dell’anno condizionata a un’ulteriore e tangibile riduzione dell’incertezza a livello europeo", hanno spiegato gli analisti dell'Fmi sottolineando che l’allentamento fiscale "marginale" di quest’anno è appropriato.

"Le riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita della Germania sono una priorità", ha messo in evidenza il Fondo precisando che le riforme al sistema finanziario interno dovrebbero assicurare un’armonizzazione con le iniziative europee e offrire chiarezza sul panorama finanziario emergente.

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