Economia

Detrazioni, ecco perché conservare gli scontrini

Il digitale ha bisogno della carta: sconto fiscale del 19% sarà possibile solo con pagamenti tracciati e questo andrà ad aumentare il carico documentale dei contribuenti

Detrazioni, ecco perché conservare gli scontrini

Per sfruttare le agevolazioni fiscali, si dovranno conservare gli scontrini di bancomat o carta di credito, le distinte dei bonifici e le fotocopie degli eventuali assegni. Niente detrazioni, se il pagamento non è tracciabile. Ed ecco quindi che per documentare le spese, si dovrà accumulare carta.

L'ultima legge di Bilancio punta, tra le altre cose, a stimolare i pagamenti alternativi al contante e combattere l'evasione. Ma crea nel frattempo altri problemi. Soprattutto, spiega il Messaggero, ai contribuenti che si rivolgono ai Centri di assistenza fiscale per la definizione della dichiarazione dei redditi.

Il nuovo sistema parte da quest'anno e si applica quindi alle spese sostenute nel 2020, detraibili con la dichiarazione del 2021. Per ottenere la detrazione al 19%, l'uso dei contnati è ora ammesso esclusivamente per medicinali, prestazioni offerte da strutture accreditate al Sistema sanitario nazionale (Ssn) e dispositivi medici. Per tutto il resto, ossia esami, ricoveri e visite mediche, è possibile ottenere le detrazioni a fronte di pagamenti tracciati. Quindi al contribuente viene consigliato di conservare le ricevute dei bonifici, quelle di avvenuta transazione per i pagamenti con carte e ogni alto tipo di documentazione, senza dimenticarsi del giustificativo della spesa, cioè scontrino, ricevuta o fattura.

La legge però non specifica cosa bisogna fare per dimostrare l'avvenuto pagamento cashless. Molte di queste spese, inviate da chi incassa, finiscono già nella dichiarazione precompilata. È quindi consigliato, fino ad altra comunicazione dell'Agenzia delle Entrate, conservare scontrini e distinte in modo da poter comprovare l'avvenuta spesa. "Al Caf bisognerà dare sia la fattura, sia lo scontrino - ha spiegato a ItaliaOggi Giovanna Ventura, presidente Caf Cisl -. È necessario per fare l'abbinata e metterlo in detrazione. Temiamo che nel 2021, quando queste spese saranno presentate per le detrazioni, ci saranno dei buchi documentali e dovremo negare la detrazione ai contribuenti".

"Se si paga con i pagamenti telefonici non ci sono le ricevute, come devono fare gli interessati? O anche nel caso di spese mediche private pagate con la carta di credito del figlio per conto della mamma, in questo caso non sarà possibile abbinare spesa a prestazione e quindi nessuna detrazione in dichiarazione", ha continuato Ventura.

Digitalizzazione sì, ma anche tanta tanta carta.

Accanto allo scontrino fiscale e alla ricevuta, i contribuenti faranno bene ad allegare il giustificativo della spesa: una montagna di bigliettini da conservare per cinque anni.

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