Economia

Facebook e Twitter: il lavoro si trova nei social network

Se i vostri figli passano troppo tempo su Facebook, non rimproverateli: magari stanno cercando lavoro. Anche in Italia, infatti, aziende e grandi società di selezione, fanno sempre più ricorso al web - e in particolare ai social network -per scegliere il personale, adeguandosi alla tendenza già consolidata all'estero. Secondo una indagine condotta da Reppler, una delle maggiori piattaforme Usa di social media monitoring, praticamente tutte le aziende contattate (91%) dichiarano di utilizzare i social network per ricavare informazioni utili alla selezione dei candidati. Addirittura, 7 società su 10 hanno cambiato la loro percezione nei confronti dei pretendenti dopo aver visionato la loro «web reputation». E per ricavare quelle informazioni che solitamente non possono trasparire da un semplice curriculum o da una lettera di presentazione i siti più utilizzati, a sorpresa, sono Facebook e Twitter, davanti a Linkedin, che pure ha un taglio più «professionale» rispetto agli altri due. Attenti quindi a come vi presentate e a che cosa scrivete sui social network, perchè, come direbbe un bravo detective, potrà essere usato contro di voi. Per non avere sorprese, ecco quindi i consigli di Carlos Manuel Soave, numero uno del gruppo Hays, leader tra gli specialisti di ricerca di personale a livello manageriale: «É meglio rendere pubblici solo quei contenuti che possono risultare innocui e selezionare attentamente le persone che possono avere pieno accesso ai nostri dati. Infatti, post e commenti incongruenti rispetto al cv, foto inappropriate, commenti negativi sui precedenti lavori, possono danneggiare fortemente il candidato in fase di selezione.

Al contrario, chi ha un profilo creativo, chi sa gestire al meglio i propri contenuti sul web e chi ha recensioni positive dai suoi vecchi datori di lavoro godrà di una valutazione più alta».

Commenti