Economia

Fca finisce nei guai in Francia "Ostacola indagini Dieselgate"

Il Lingotto: «Sempre collaborato con le autorità»

Fca finisce nei guai in Francia "Ostacola indagini Dieselgate"

Alla vigilia della presentazione, in programma oggi, dei risultati del terzo trimestre, per Fca riaffiora lo spettro del Dieselgate. A pagare dazio, dopo le indiscrezioni diffuse da Reuters, sono state le azioni del Lingotto, scese dello 0,49% a 14,16 euro. Fca, secondo l'agenzia, sarebbe sotto inchiesta per un sospetto di ostruzione alle indagini delle autorità francesi sul tema Dieselgate.

Fca France, in una nota, fa presente di avere sempre collaborato alle indagini e che continuerà a farlo in futuro. Il Lingotto, inoltre, precisa di essere in attesa di poter rispondere alle contestazioni, ove vengano sollevate, e di aver fiducia che la questione sarà chiarita a tempo debito. «Fiat Chrysler sospettata di aver ostacolato l'inchiesta francese», titolava ieri Le Monde in un articolo dove si sostiene che il gruppo guidato da Sergio Marchionne sarebbe «nel mirino di un'inchiesta giudiziaria non solo per truffa, ma anche per aver ostacolato le indagini delle autorità francesi, il che potrebbe aggravare la situazione».

Si tratta, rileva il quotidiano, «di un nuovo capitolo nella vicenda del Dieselgate scoppiata con lo scandalo Volkswagen nel settembre 2015». Le Monde rivela l'esistenza di una lettera data 17 ottobre firmata dal giudice Fabienne Bernard che rimprovera a Fca «di aver ostacolato un agente incaricato a constatare le infrazioni al codice dei consumi». Per truffa aggravata sono pure finite nel mirino le francesi Renault e Psa.

Vw, unica ad aver «ammesso le manipolazioni, gode da maggio di uno status» di collaboratore.

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