Economia

La Ferrari corre a Wall Street E Marchionne: "Sto da dio!"

Con il codice "Race", le azioni Ferrari sono partite alla borsa di New York con un rialzo del 14,73%, facendo prezzo a 60 dollari. Poi hanno chiuso a 55 dollari

La Ferrari corre a Wall Street E Marchionne: "Sto da dio!"

La Ferrari debutta a Wall Street. Davanti al palazzo del New York Stock Exchange, la cui facciata è coperta dal logo del Cavallino Rampante, passanti e curiosi si sono affollati per ammirare le numerose vetture, da corsa e da strada, parcheggiate in bella mostra. Con il codice "Race", le azioni Ferrari sono partite con un rialzo del 14,73% facendo prezzo a 60 dollari dopo che il collocamento era stato prezzato a 52 dollari. Poi si sono stabilizzate intorno ai 57 dollari ad azione e hanno chiuso, a fine seduta, a 55 dollari.

"Sto da dio!", ha detto Sergio Marchionne sul floor di Wall Street prima dell'inizio delle danze. Su un palco adornato dai colori e dal marchio della Ferrari, l'ad di Fca ha suonato la campanella che segna l’inizio delle contrattazioni a Wall Street. Al suo fianco erano presenti il presidente di Fca e di Exor Jon Elkann, che indossa un maglione rosso, e i vertici del gruppo Fiat Chrysler. "Il mondo è un posto grande - esulta Marchionne - Ferrari ha un grande potenziale non ancora esplorato, motivo per cui è possibile guardare al futuro con ottimismo". La casa di Maranello offre sul mercato 17,18 milioni di titoli che, a un prezzo di 52 dollari per azione, portano la raccolta con la quotazione a 893,36 milioni di dollari. Il valore complessivo della società si aggirerebbe quindi sui 10 miliardi di dollari. Ferrari non intende aumentare la produzione senza un ingente aumento della domanda, altrimenti il carattere di esclusività del marchio verrebbe meno. "Quello che ho detto più volte durante il nostro Road Show è che il cuore del marchio è il rapporto tra noi e i clienti: il 60% dei clienti che acquistano le nostre macchine sono clienti già acquisiti e sarebbe un suicidio allargare i volumi - ha sottolineato Marchionne - arriveremo probabilmente a 9 mila auto come obiettivo, raddoppiare la produzione in Cina non è assolutamente possibile, questa società è stata basata su un principio: si costruisce una macchina in meno di quanto richiesto, sennò rischiamo di distruggere l’esclusività del marchio".

"Oggi è una grandissima giornata, vedere Wall Street piena di Ferrari è una cosa eccezionale che sarebbe stata impensabile 10 anni fa, la conclusione di un grandissimo periodo di sogni che abbiamo portato a casa". Marchionne ha confermato l’obiettivo di quotare Ferrari a Piazza Affari entro il gennaio 2016. "Speriamo di poter fare un grande regalo ai nostri azionisti prima della Befana", ha dichiarato il manager.

Per Piero Ferrari, vicepresidente del Cavallino, presente anch’egli sul trading floor per il primo giorno di quotazioni della Rossa, il successo del debutto di Ferrari a Wall Street è "un incitamento per il futuro".

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