Economia

Il futuro ambasciatore Usa a Bruxelles: "L'euro ha diciotto mesi di vita"

Ted Malloch pronostica "un'accelerazione della disgregazione dell'Unione europea". Partirà tutto dall'accordo tra Trump e la May. "L'euro ha le ore contate"

Il futuro ambasciatore Usa a Bruxelles: "L'euro ha diciotto mesi di vita"

Ted Malloch non è un economista qualunque. Il professore è in pole position per assumere l'incarico di ambasciatore degli Stati Uniti a Brxuelles. E la sua posizione sulla moneta unica fa già preoccupare gli euroburocrati che bazzicano i centri di potere dell'Unione europea. "L'euro? Non credo che sia solo una moneta decotta, ma un vero problema - ha spiegato nelle scorse ore in una intervista alla Bbc - per gli europei ma anche per tutti gli altri. La mia previsione è che sia destinata al collasso. Diciamo entro un anno, forse 18 mesi".

Malloch insegna alla Henley Business School. E su Unione europea ed euro ha le idee molto chiare. "Io vi posso dare un consiglio finanziario - ha detto alla Bbc - andate corti sull'euro, e non vi sbaglierete". L'intervista alla tivù di Stato inglese è stata rilasciata alla vigilia della visita del primo ministro Theresa May negli Stati Uniti, il primo incontro ufficiale con il neo presidente Donald Trump in vista di un nuovo accordo commerciale tra America e Inghilterra tagliando fuori l'Unione europea. Il segretario di Stato Rex Tillerson affiderà, con buone probabilità, proprio a Malloch la tela da tessere con gli inglesi per raggiungere l'accordo bilaterale. "Alcuni di noi hanno alle spalle esperienze a Wall Street ed alla City e sono perfettamente consapevoli che quando metti in una stanza le persone giuste con o dati giusti e la giusta energia si possono fare miracoli - spiega il futuro ambasciatore - e vi assicuro che Trump ha la giusta energia".

A Bruxelles gli euroburocrati le stanno provando tutte per imbrigiare la May. Ma per Malloch si tratta solo di "un inghippo da avvocati privo di senso politico. È come quando ingiungi alla moglie da cui stai divorziando di non avere relazioni con un altro - argomenta - è un diktat del genere è destinato a non funzionare". Il professore si dice certo di una "rapida evoluzione del quadro politico" tanto da render possibile un accordo diretto con Londra senza interferenze europee.

"Anzi - sottolinea - non mi stupirei se le prossime elezioni in Olanda, Francia e Germania provocassero un' accelerazione della disgregazione dell'Unione europea".

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