Economia

Guzzetti «benedice» i matrimoni tra le fondazioni in difficoltà

Il presidente Acri: «Gli enti senza patrimonio, non erogano più»

«Perché non dovremmo essere a favore? Anzi, siamo molto contenti che ci sia questa attenzione». Il presidente dell'Acri e della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha commentato così le indiscrezioni su un possibile risiko tra le fondazioni di origine bancaria, mirato a salvare quelle messe in difficoltà dalla crisi e dalla risoluzione di alcuni istituti bancari.

«Purtroppo siamo rammaricati perché avevamo concordato con il ministero una misura di credito di imposta per le fondazioni. Questo avrebbe assolutamente facilitato queste operazioni, perché gli enti che hanno perso il patrimonio non erogano più, ma il disastro è che le mancate erogazioni rischiano di travolgere nel sociale quelle associazioni che dal contributo traevano i mezzi per lavorare. Quindi è soprattutto sul sociale che noi dobbiamo ricreare in quei territori delle possibilità di erogazione», ha notato ancora Guzzetti.

Rispondendo poi a chi gli chiedeva del ruolo della Fondazione Cariverona, che sembra impegnata sia in Veneto, dove sono in corso riflessioni per un'aggregazione con la trevigiana Cassamarca, sia nelle Marche, dove è presente sul territorio di Ancona e dove ci sono da risolvere i casi degli enti ex azionisti di Banca Marche, Guzzetti ha notato: «Mi ha parlato il presidente» di Cariverona «Alessandro Mazzucco. Sono due cose molto diverse. Mentre nel Veneto Cassamarca è un'operazione di aggregazione invece nelle Marche si tratta di trovare con le fondazioni locali il modo per far sì che loro possano continuare a intervenire nei loro territori».

Nel 2019 Guzzetti lascerà la presidenza della Fondazione Cariplo dopo ventidue anni. «Andrò via sereno perché so che questa è un'istituzione di cui chiunque arriverà non potrà recidere le radici.

Migliorare sì, ma non buttare via il giocattolo perché questo è un bel giocattolo», ha aggiunto.

Commenti