Economia

Italia verso il golden power su Tim

Governo pronto al diritto di veto sugli asset strategici. Il nodo Sparkle

Cinzia Meoni

La prossima sarà una settimana incandescente anche sul fronte Telecom Italia: si stringono infatti i tempi sulla decisione del governo di esercitare o meno il «goden power» sul gruppo tlc, di cui la francese Vivendi è azionista di riferimento con il 23,94% del capitale.

Dopo il vertice di ieri a Palazzo Chigi, il prossimo appuntamento è previsto lunedì a Parigi con il vertice tra i premier Paolo Gentiloni e Emmanuel Macron. Il tema delle partecipazioni bollenti incrociate (rimane attuale il braccio di ferro di Fincantieri per i cantieri Stx) non rientra, in teoria, nell'ordine del giorno. Nei fatti tuttavia è probabile che il faccia a faccia possa sbloccare la situazione.

La questione è in punta di diritto. Vivendi sostiene che gli atti posti in essere, compresa la recente risoluzione del rapporto con l'ex ad Flavio Cattaneo e la nomina di Amos Genish a direttore operativo, non comportano il cambio di controllo, ma «solo una forma di gestione dell'impresa» per cui non ci sarebbe alcun obbligo di notifica al governo. Ovviamente, si tratta dell'interpretazione francese del diritto civile di italiano. E in effetti Roma, secondo indiscrezioni di mercato, sarebbe convinta del contrario e, in particolare, la presenza nel gruppo dei cavi sottomarini di Telecom Sparkle, società che conta su un giro d'affari di 1,35 miliardi e valutata almeno 3, giustificherebbe il diritto di veto e di intervento del governo. Per Palazzo Chigi l'asset è da ritenersi strategico per la sicurezza nazionale, visione opposta da Parigi. Sparkle è solo uno dei tanti nodi che Vincent Bollorè, numero uno di Vivendi, sta cercando di risolvere in Italia dove le vicende di Tim si intrecciano a quelle di Mediaset, di cui i francesi detengono il 28,8% del capitale nel mirino dell'Agcom. La soluzione potrebbe essere la cessione della rete a Open Fiber, joint venture di matrice governativa tra Enel e Cdp.

E il tema che potrebbe tornare a settembre di stretta attualità.

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