Economia

L'auto rimbalza (+14,4%) ma i nodi restano

In ripresa anche Fca. Però da inizio anno il mercato rimane in flessione

L'auto rimbalza (+14,4%) ma i nodi restano

Fca si presenta all'appuntamento con i 25 anni del suo impianto di Melfi, anniversario che sarà celebrato oggi nel sito lucano, con un risultato positivo, a settembre, delle vendite in Europa (+12,8%), in linea con l'andamento del mercato (+14,4%). E oggi, a Melfi, sarà annunciata la produzione della Jeep Compass (insieme alla svolta ibrida plug-in), modello che affiancherà Renegade e Fiat 500X. Segno più per i marchi del gruppo: +25,9% Alfa Romeo (importante l'inversione di tendenza grazie ai contratti registrati il mese scorso riferiti, in particolare, all'iniziativa «Noleggio Chiaro»); +23,3% Lancia; +18,1% Jeep e +10,8% Fiat. In negativo è solo Maserati. Da gennaio a settenbre il dato di Fca resta comunque in «rosso» (-10,2%) per una quota mercato del 6,1% (6,7% quella dei 9 mesi del 2018). Piazza Affari risponde bene ai risultati di Fca: +1,04% a 12,20 euro.

A livello globale, le immatricolazioni in Europa dall'inizio dell'anno registrano un -1,6%. Il boom del mese scorso, però, non deve trarre in inganno. La crescita a due cifre, come spiega Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor), «è dovuta al confronto con un settembre 2018 caratterizzato da un numero di vendite particolarmente basso per effetto della corsa alle immatricolazioni nell'agosto precedente». «Infatti - aggiunge l'osservatore - la corsa all'auto nuova era stata dovuta all'entrata in vigore, dal primo settembre 2018, del nuovo sistema di omologazione. Da qui la forte spinta in agosto per vendere auto non in regola con la nuova normativa». I cinque mercati più importanti hanno immatricolato il 77% delle vetture, con i modelli diesel in calo del 3%. E sempre a proposito di diesel, tra questi Paesi la domanda diesel cresce in Germania (+23,5%) e Francia (+14%); mentre scende in Regno Unito (-20%), Italia (-13%) e Spagna (-9%).

Altra ragione per cui il dato di settembre non deve far dormire sonni tranquilli, riguarda l'esigenza, rilevata da Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, «di mettere in campo, da parte delle autorità, politiche che sostengano un settore sul quale rischia di abbattersi una tempesta perfetta innescata da importanti cambiamenti normativi, tecnologici, economici, geopolitici e sociali. Il tutto in un contesto di declino strutturale della domanda europea di autoveicoli».

Intanto, negli Usa, il sindacato Uaw ha annunciato di aver raggiunto un accordo provvisorio con General Motors per porre fine allo sciopero nazionale.

I negoziati si sono incentrati su sicurezza del lavoro, benefit per la salute e una transizione più rapida allo status a tempo indeterminato per i lavoratori a tempo determinato con una retribuzione inferiore.

Commenti