Economia

Marchionne su Volkswagen: "Ora potrebbe chiamarci per parlare di una fusione"

L'allenza con Gm resta auspicabile, ma "ho bussato senza avere risposte". Guiderà Ferrari fino al 2021

Marchionne su Volkswagen: "Ora potrebbe chiamarci per parlare di una fusione"

Ginevra Sergio Marchionne, ad di Fca, sul tema alleanze vira decisamente sull'Europa e, in particolare sul gruppo Volkswagen. Le nozze celebrate ieri in pompa magna al Salone dell'auto di Ginevra tra Psa e Opel, con protagonista assoluto il ceo francese Carlos Tavares, potrebbero infatti mettere pressione ai tedeschi. Ecco perché l'ad di Fca sostiene che «Volkswagen potrebbe presentarsi, allo scopo di fare una chiacchierata, per un'eventuale fusione con noi».

La nascita di Psa-Opel con i marchi Peugeot, Citroën, Ds, Opel e Vauxhall potrebbe significare, per i tedeschi, problemi di posizionamento sul mercato continentale. «Volkswagen insieme a Fca - la ricetta di Marchionne - avrebbe come risultato il rafforzamento della leadership europea di Wolfsburg». Nessuna reazione, per ora, dalla Germania. Volkswagen, sempre alle prese con il Dieselgate, ha comunque chiuso il 2016 tornando a macinare profitti, presentando il bilancio in attivo per 5,1 miliardi da un rosso di 1,6 miliardi di euro. E sempre nel 2016 il gruppo guidato da Matthias Mueller è salito sul tetto del mondo con oltre 10,3 milioni di veicoli venduti.

E il lungo corteggiamento di Fca a Gm, coinciso con la persistente indifferenza mostrata dalla numero del gruppo Usa, Mary Barra, scesa invece a patti con Psa? «Un'alleanza con General Motors - la risposta di Marchionne - resta auspicabile, nonostante la cessione di Opel ai francesi. Potrebbe avvenire, non so. Non chiudo mai alcuna porta, impossibile però chiudere la porta con Gm perché non si è mai aperta. Ho bussato e non ho avuto risposta. Potrei bussare di nuovo o bussare ad altre porte. Se utile per il business lo farei, anche se l'accordo franco-tedesco andato in porto rende il business con Gm meno desiderabile».

L'eventuale esito positivo dell'aggregazione Psa-Opel, secondo l'ad «stimolerà comunque altri fenomeni simili: se avrà successo sarà una buona indicazione e un incoraggiamento per il resto dell'industria; unire i business dell'auto è fondamentale».

Marchionne, dunque, mischia ancora una volta le carte, da una parte tendendo la mano a Volkswagen, e dall'altra studiando le mosse di Gm, con un occhio alle decisioni della Casa Bianca.

L'ad di Fca ha intanto confermato di rimanere al volante del gruppo sino a fine 2018. E il fatto che guiderà Ferrari almeno fino al 2021? «Se voglio prendere l'ultima parte degli incentivi devo restare per forza. Visto che non mi pagano un tubo...

».

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