Economia

Pensioni, Bankitalia al governo: "Tiri dritto con gli scatti d'età"

La Banca d'Italia: "Mantenere l'equilibrio pensionistico". E la Corte dei Conti: "Limitare interventi a situazioni di disagio"

Pensioni, Bankitalia al governo: "Tiri dritto con gli scatti d'età"

"Non tornare indietro sugli scatti di età". Il monito arriva da Bankitalia, che - dopo Confindustria e Istat - chiede al governo di non bloccare l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni, come prevede invece il meccanismo che indicizza il ritiro in base alla speranza di vita.

"Rammento anche che nel lungo periodo la sostenibilità delle finanze pubbliche poggia in larga misura sulle riforme pensionistiche introdotte in passato, che assicurano una dinamica della spesa gestibile nonostante l'invecchiamento della popolazione", ha detto in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il vicedirettore generale della Banca d'Italia parlando della legge di bilancio e in particolare delle pensioni, "È importante non fare passi indietro e mantenere, preservare, difendere l'equilibrio pensionistico. Questo non vuol dire che non ci possano essere aggiustamenti su singoli casi ma è necessario preservare la stabilità complessiva. È importante non tornare indietro perchè la riforma pensionistica è una questione chiave che contribuisce nel lungo periodo a mettere le finanze pubbliche italiane in una luce migliore di quella che si potrebbe avere guardando alla sola dimensione del debito".

Con Bankitalia si schiera pure la Corte dei Conti, seconco cui è necessario limitare gli interventi alle "situazioni di disagio".

"Per tutelare gli equilibri di fondo della finanza pubblica, gli interventi a margine del sistema pensionistico, devono essere disegnati in maniera tale da limitare la platea dei destinatari alle situazioni di effettivo disagio, il tutto anche per minimizzare gli ovvi effetti di frammentazione che essi finiscono per produrre e articolati nel modo più chiaro possibile per favorirne la celere implementazione", ha sottolineato il presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi.

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