Economia

Pensioni, tagli e conguagli: la mappa della mazzata

Dal 1° giugno scatterà la sforbiciata sugli assegni d'oro e sulle pensioni a seguito del blocco delle rivalutazioni

Pensioni, tagli e conguagli: la mappa della mazzata

Il taglio delle pensioni è ormai alle porte. L'Inps ha dato la conferma: dall'1 giugno scatta la sforbiciata. Come voluto dal Movimento 5 Stelle, da un lato ci sarà la sforbiciata dovuta al blocco delle rivalutazioni, dall'altro ci sarà il taglio sugli assegni d'oro. Una doppia mazzata. Entrambe decise dal governo con l’ultima legge di Bilancio e in vigore dal primo gennaio, ma applicati in ritardo dall’Inps. Proprio per questo, ci sarà il pagamento di un conguaglio il prossimo mese. Cosa vuol dire? Che parte dei pensionati si vedrà trattenere somme indebitamente ricevute nei mesi precedenti.

Per chi prende fino a tre volte il minimo non cambia nulla. Per coloro che invece prendono di più di 1.522 euro a giugno dovranno già restituire delle somme. Sulle pensioni fino a 2mila euro al mese la trattenuta non arriverà a un euro, su quelle tra 2mila e 2.500 euro sarà di circa 5 euro mentre sugli assegni superiori a 5mila euro il conguaglio sul trimestre gennaio-marzo salirà sui 25 euro.

Taglio sulle pensioni d'oro

Dal taglio sulle pensioni superiori ai 100 mila euro è previsto un risparmio di 76 milioni di euro nel 2019, 80 nel 2020 e 83 nel 2021. Nel mirino circa 24mila pensionati. Per loro è previsto un contributo quinquennale su cinque scaglioni con aliquote crescenti, dal 15 al 40%.

15% per chi ha una pensione da 100mila a 130mila euro; 25% per chi ha la pensione da 130mila a 200mila euro; 30% da 200mila a 350mila euro; 35% da 350mila a 500mila euro; 40% per chi va oltre i 500mila euro. Secondo una simulazione de Il Sole24Ore, su una pensione da 120mila euro lordi annuali il taglio per un anno ammonterebbe a 1.710 euro al netto dell'Irpef. Si tratta di una riduzione netta che partirà già con meno 131,5 euro sul cedolino di giugno. In termini percentuali le riduzioni potrebbero ammontare all'1,36 per cento per la fascia che va da 100mila euro e toccherà il 24 per cento per tutti i pensionati che sfondano la soglia dei 500mila euro lordi.

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