Economia

La politica può aspettare, la vacanza no

L'indagine Nielsen: un italiano su tre non rinuncia ai viaggi

Sì viaggiare. Potrebbe essere il motto di quegli italiani- uno su tre - che dichiara di non rinunciare a fare le valige e andare in vacanza, nonostante il clima di «spending review» generale. Forse lo fanno per dimenticare, visto che probabilmente sono gli stessi che mettono al primo posto nelle loro preoccupazioni la perdita del posto di lavoro: in entrambi i casi, la percentuale è identica, il 28%. É la fotografia dell'Italia scatta da Nielsen nella «Global Consumer Confidence», l'indagine che ha coinvolto 29mila persone in 60 Paesi del mondo. «Rispetto al 2013, la skyline dell'atteggiamento della popolazione - commenta Giovanni Fantasia, ad di Nielsen Italia - presenta segnali di discontinuità in territorio positivo. Ci riferiamo, appunto, alla ritornata voglia degli italiani a viaggiare, tanto che ci stiamo avvicinando ai livelli 2010/2011, ma anche alla diminuzione delle azioni di risparmio sui marchi alimentari. Allo stesso tempo, non è da trascurare che solo il 4% degli italiani ha messo in cima alla scala delle proprie preoccupazioni la stabilità politica del Paese. Era il 10% un anno fa.

E' quanto mai importante, allora, mettere in luce quei fattori che inducano a pensare che il Paese stia uscendo dal lungo periodo di crisi, così da rimettere in moto la macchina dei consumi».

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