Economia

Il premio nobel Stiglitz: "La vera minaccia alla democrazia? La ricchezza in mano a pochi"

Il premio Nobel accusa la lobby dei super-ricchi e l'accusa di essere la radice dei mali della democrazia. E lancia un monito alle politiche el governo

Il premio nobel Stiglitz: "La vera minaccia alla democrazia? La ricchezza in mano a pochi"

L'economista e premio Nobel Joseph Stiglitz non è un uomo che si tira indietro quando c'è da fare accuse pesanti.

E non l'ha fatto neanche questa volta in un'intervista a Repubblica. Stiglitz ha parlate delle disuguaglianze, tema che gli sta molto a cuore e che approfondisce da parecchio tempo. E l'economista non ha dubbi: sono loro la radice di tutti i mali della democrazia.

"Ventisei super-ricchi detengono risorse pari al 50% più povero dell'umanità? Mi amareggia ma non mi stupisce. È un trend progressivo, inarrestabile: l'anno scorso la seconda di queste cifre era pari a non più del 47%". I dati che legge Stiglitz sono quelli riportati da Oxfam. E sono dati molto preoccupanti, specialmente perché sembra che molti non abbiano ancora imparato la lezione, specialmente i super-manager.

"Non c'è verso di correggere questa tendenza. Pensi che il Dodd-Frank Act, la riforma del sistema bancario emanata nel 2010 perché non si ripetessero gli eccessi e le storture che avevano portato alla crisi finanziaria di due anni prima, fissava paletti molto precisi sulle retribuzioni degli amministratori delegati, a partire da quelli delle banche. Soprattutto in termini di trasparenza, in modo che gli azionisti avessero ben chiaro cosa avrebbe guadagnato quel dirigente. Bene, la lobby dei super-ricchi, assistiti dai migliori avvocati, è riuscita a non rispettare mai questa disposizione, a calpestarla al momento dell'emanazione dei regolamenti attuativi, insomma a non accettare limiti al proprio potere economico".

Il problema, dunque, è questo: la disuguaglianza. E secondo Stiglitz, è un problema che accomuna molti, anche l'Italia.

E il premio Nobel lancia un'ammonizione che vale per tutti: "I governi, specialmente quelli che tendono a destra, e sono sempre di più nel mondo, dovrebbero stare attenti: non è vero che tassando meno i ricchi i benefici ricadono poi sulla popolazione, è vero al contrario che spesso più deregulation, e ancora di più quando il sistema finanziario è preponderante rispetto all'economia reale, porta a più diseguaglianze, quindi più povertà e ingiustizie".

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