Economia

Rinnovato il patto Pirelli. Tronchetti resta alla guida

guida Accordo tra ChemChina e Camfin, fino al 2023 l'imprenditore sarà ad e vicepresidente

Rinnovato il patto Pirelli. Tronchetti resta alla guida

Marco Tronchetti Provera non molla il volante della Pirelli: resterà vicepresidente e amministratore delegato fino al 2023, scegliendo il suo successore entro ottobre 2022, sei mesi prima del rinnovo del cda. I cinesi di ChemChina, Tronchetti e la holding Camfin, hanno infatti rinnovato fino alla primavera del 2023 il patto parasociale che era stato sottoscritto a fine luglio 2017 in vista del ritorno in Piazza Affari del gruppo della Bicocca, del quale restano azionisti stabili. Confermando per altri tre anni anche il ruolo centrale del topmanager che avrebbe dovuto avviare il passaggio consegne alla fine di quest'anno.

Il 1 agosto verranno svelati i conti semestrali e la data della presentazione del nuovo piano industriale che coinciderà con il nuovo mandato del numero uno della Pirelli. Il nuovo cda che verrà nominato nel 2023 sarà composto da quindici membri e manterrà una maggioranza di consiglieri indipendenti: nove consiglieri (di cui quattro indipendenti) saranno designati dai cinesi, tre consiglieri (di cui un indipendente) dalla società di Tronchetti mentre gli altri tre indipendenti saranno indicati dalle minoranze.

Con l'accordo che prolunga l'asse Milano-Pechino, sottolinea una nota, si ribadisce la «stabilità» dell'alleanza tra ChemChina, Cnrc, Silk Road Fund, Camfin e Marco Tronchetti Provera & C (MTP) «con lo scopo di creazione di valore per Pirelli e per tutti i suoi azionisti». I soci cinesi, guidati da ChemChina, e Camfin hanno rispettivamente il 45,5% (attraverso la holding Marco Polo) e il 10% del capitale e manterranno la quota per i prossimi tre anni. I russi di Lti hanno il 6,2% ma sono fuori dal patto di sindacato.

Tronchetti è dunque rientrato soddisfatto da Pechino dove ha messo il sigillo all'intesa con il presidente di ChemChina Ning Gaoning, successore di Ren Jianxin cha aveva stretto i precedenti accordi. La sua presenza è uno dei due cardini (l'altro è il mantenimento della sede e della ricerca in Italia) su cui è stata costruita l'alleanza. Seguendo la logica secondo cui squadra che vince non si cambia, sarà quindi Tronchetti a completare la migrazione industriale verso il segmento di alta gamma e a gestire, come garante di tutti gli investitori, le prossime sfide di Pirelli sulla pista del mercato degli pneumatici.

Uno di questi sarà lo sviluppo del business nei grandi pneumatici, per autocarri e macchinari agricoli.

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