Economia

Salini Impregilo e Cdp lanciano "Progetto Italia"

Oggi l'atto per il salvataggio di Astaldi, attesi tre aumenti di capitale. Pronta la governance

Salini Impregilo e Cdp lanciano "Progetto Italia"

Prende forma il Progetto Italia, il primo grande polo delle costruzioni che dovrebbe salvaguardare fino a 500mila posti di lavoro nei prossimi tre anni, e riattivare cantieri bloccati per 30 miliardi. Dopo tre rinvii, Cassa depositi e prestiti, Salini Impregilo e le banche coinvolte avrebbero trovato la quadra per dare il via al nuovo polo che, in primis, salverà il gruppo Astaldi, in procedura concorsuale dal 18 dicembre e che oggi dovrebbe essere pronto per portare il piano di ristrutturazione in tribunale. A sigillare i dettagli, due cda fiume protrattisi fino a tarda notte quando questo giornale era già in stampa: quello della Cdp, e poi quello di Salini Impregilo, soggetto aggregante e deus ex machina del progetto.

A meno di imprevisti, si parte con Astaldi, per il quale è previsto un primo aumento di capitale di 225 milioni riservato a Salini Impregilo, una seconda iniezione di liquidità da 100 milioni, frutto della conversione in equity di una parte dei debiti, e un possibile terzo intervento sufficientemente capiente per soddisfare i creditori chirografari non previsti. Per far fronte a questa operazione, Salini Impregilo, dal canto suo, darà il via a una ricapitalizzazione da 600 milioni e otterrà la concessione di linee di credito per cassa e firma per 1,6 miliardi. I mezzi freschi nel gruppo di costruzioni arriveranno da Cdp Equity, chiamata a investire fino a 250 milioni. Altri 50 milioni arriveranno da Pietro Salini, 150 milioni dalle banche (dei quali 50 milioni da Intesa e altrettanti da Unicredit, 25 circa da Bnl-Bnp Paribas, 15 milioni dal BancoBpm, mentre i rimanenti 10 milioni da Mps) e altri 150 milioni dal mercato con la garanzia di due banche straniere. La nuova società dovrebbe avere come ad Pietro Salini e Massimo Ferrari resterà general manager. Il piano prevede di coinvolgere altre aziende in crisi (Mantovani, Trevi, Condotte, Glf e Cossi), puntando anche sul sostegno di altri costruttori: tra i nomi che circolano Pizzarotti e Rizzani. Cdp spa ieri ha diffuso la semestrale che si è chiusa con profitti netti per 1,5 miliardi (1,4 miliardi nello stesso periodo 2018), mentre il patrimonio netto si è attestato a 23,9 miliardi (24,8 miliardi a fine 2018).

Salini ha chiuso la seduta in Borsa in rialzo del 5,98% a 1,84 euro (+2,3% Astaldi).

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