Economia

Salone del Mobile, l'edizione dei 60 anni si terrà a settembre 2021

Il presidente Claudio Luti: "Sarà il simbolo della ripartenza per le imprese e la comunità del design. Scelta la data ritenuta più sicura per espositori e visitatori". Saranno presenti tutti i saloni e debutterà anche quello digitale

Salone del Mobile, l'edizione dei 60 anni si terrà a settembre 2021

Il Salone del Mobile.Milano con la “grande bellezza” del design, la qualità del progetto e della produzione di arredamento - in particolare del made in Italy - tornerà a mostrarsi al mondo dal 5 al 10 settembre settembre 2021 in Fiera Milano. E sarà un’edizione speciale perché celebrerà i 60 anni di una manifestazione leader nel mondo che nel 2020 è stata fermata dall’emergenza sanitaria e nel 2022 tornerà a svolgersi come da tradizione in aprile.

Annuncio atteso questo della data, fatto da Claudio Luti, presidente del salone del Mobile.Milano che e arrivato dopo una serie di riflessioni e valutazioni che hanno coinvolto il Salone e Fiera Milano perché dovevano essere valutare le migliori soluzioni per garantire la sicurezza di espositori, visitatori professionali, architetti, designer e buyer visto il perdurare della crisi sanitaria tenendo conto che l’edizione 2019 ha avuto oltre 386mila visitatori.

Edizione speciale 2021 perché esporranno anche i settori, come la cucina e la luce che sono a cadenza biennale e soprattutto perché il salone fisico sarò accompagnato anche dal salone digitale che sarà presente in tutte le prossime edizioni. Non solo, una volta ripartito il Salone di MIlano sarano studiati tempi e modalità di ripartenza delle iniziative internazionali a Mosca e Shanghai.

“Poter realizzare il Salone il prossimo anno – spiega Claudio Luti – è priorità assoluta per tutti noi che viviamo di design. In queste settimane abbiamo lavorato con molta cautela per evitare di lanciare proclami o annunci che dovessero poi essere smentiti o rivisti alla luce di nuove evoluzioni. Spostare la data del Salone del Mobile non è un semplice esercizio di calendarizzazione, perché deve tener conto dei molti giorni necessari per allestire e smontare i padiglioni e questo deve coincidere con le esigenze di molte altre manifestazioni che utilizzano gli spazi di Fiera Milano. Confidiamo che lo slittamento a settembre possa lasciare i giusti tempi per superare la fase ancora acuta della pandemia e rappresentare davvero una ripartenza reale a livello globale”.

“C’è bisogno e voglia di Salone a Milano. Clienti e i designer di tutto il mondo, così come la stampa che ci segue a livello internazionale, ci hanno chiesto insistentemente in questi mesi risposte sulla conferma dell’edizione. E questa risposta è stata data - ha sottolineato ancora Luti -. Ci saremo e saremo ancora più belli e motivati come motivate sono le imprese che stanno lavorando per progettare e produrre le migliori proposte possibili di design e prodotti. Dopo un tempo così lungo tempo di distanziamento fisico e sociale in ogni ambito, vorremmo poter pensare al Salone dell’incontro e del confronto reale. Poter tornare a emozionarci insieme a una città animata di nuovi propositi”.

“Abbiamo lavorato non solo tenendo conto del business di Fiera ma soprattutto per salvaguardare queste importanti filiere della manifattura italiana nel momento in cui tutti stiamo pensando alla ripartenza - ha aggiunto Carlo Bonomi, presidente di Fiera Milano -. Ci stiamo impegnando tutti assieme perché crediamo nella crescita del Paese e il Salone del Mobile sarà proprio l’emblema da cui l’Italia ripartirà, ricostruendo un sogno interrotto”.

“Felicemente coinvolto” nella difficile definizione del calendario fieristico il nuovo amministratore delegato di Fiera Milano Luca Palermo che sarà in carica dal prossimo primo gennaio. “Per noi di Fiera è stato anche un momento per pensare alla ripartenza attraverso la più importante manifestazione italiana e abbiamo lavorato perché il prossimo settembre sarà un mese importante per Milano. Abbiamo pensato di arricchirlo di eventi e proposte facendo squadra, affiancando al Salone anche Homi, in modo da avere in quei giorni a Milano la più grande rappresentanza dedicata al mondo dell’abitare e degli stili di vita e ci sarò anche la moda” Segnale forte, di fiducia, di capacità di guardare avanti concretamente facendo sistema: Fiera Milano è al servizio delle imprese una piattaforma che consente il rilancio al sistema Italia e iamo convinti che daremo un grande segnale al Paese”.

E che sarà una grande operazione di sistema lo conferma anche Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. “Coinvolgeremo organizzatori, imprese, istituzioni in questa operazione. Non dimentichiamo che abbiamo fatto una ripartenza positiva e in piena sicurezza già a settembre con la moda. Questo ci consentirà di arrivare a settembre 2021 con le garanzie di avere altrettanta sicurezza, forti di maggiori strumenti di conoscenza. Uno fra tutti la sperimentazione che stiamo facendo con Sea Aeroporti di Milano e Politecnico di Milano per arrivare ad avere un passaporto sanitario per i visitatori, anche se mi auguro non ce ne sia bisogno. La decisione del salone del Mobile segue di poche ore quella di far svolgere le manifestazioni del fashion system a marzo 2021. Un grande segnale di ottimismo dunque quello che viene da Fiera che riesce a far convergere sull'intero sistema economico di Milano e della Regione Lombardia ricadute valutate intorno agli 8 miliardi di euro. Con la capacità collaudata di fare sistema tra privati e istituzioni messa in campo proficuamente soprattutto in questi ultimi anni, daremo il nostro contributo come sistema fieristico milanese alla ricostruzione e rigenerazione dell’economia del nostro Paese e delle imprese".

Claudio Feltrin, il nuovo presidente di FederlegnoArredo, ha sottolineato come “questa dura prova stia dimostrando la capacità e la volontà di lavorare assieme per raggiungere uno scopo innescando un effetto rilancio per il settore, Milano e l’economia italiana proprio per l’importanza del legno-arredo, arriviamo in un momento puntuale di rilancio, di cambio di passo da prima del Covid a dopo il Covid e saremo la prima fiera di questa importanza a livello internazionale a farlo”.

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