Economia

Grecia, si tratta ad oltranza all'Eurosummit

L'Europa chiede ad Atene di avviare le riforme nei prossimi tre giorni e reintrodurre nel piano le norme sui licenziamenti collettivi. Tsipras: "Negozio per la dignità del

Grecia, si tratta ad oltranza all'Eurosummit

Eurogruppo finito, si passa all'Eurosummit, cioè ai capi di Stato e di governo della zona euro che cercheranno ora di trovare una soluzione al caos greco. Un accordo per la riapertura dei negoziati non è stato trovato, ma i ministri delle Finanze dei Paesi membri hanno stimato un eventuale programma di aiuti in 82-86 miliardi di euro.

Per far sì che Atene non finisca in default servono almeno 7 miliardi di euro entro il 20 luglio e altri 5 entro metà agosto. Qualche "progresso" è stato fatto, assicura il ministro delle Finanze finlandese, Alexander Stubb, ma per il presidente Jeroen DiJsselbloem "ci sono ancora un paio di grandi questioni ancora aperte". "Oggi abbiamo fatto progressi, anche se restano divergenze che devono essere colmate ora dai capi di Stato e di governo, che devono trovare i termini per un accordo a partire dal testo dell’Eurogruppo", ha aggiunto il commissario Ue Pierre Moscovici, "La Commissione Ue non ha cambiato opinione, la Grecia, riformata, deve restare nell’eurozona"

Dalle istituzioni, però, arriva un altro ulimatum: entro il 15 luglio Atene deve varare le riforme promesse. Tsipras ha quindi soltanto tra giorni per approvare la riforma dell’Iva, la riforma delle pensioni, l’adozione del codice di procedura civile per accelerare la giustizia civile, l’indipendenza dell’istituto di statistica, la creazione del "Fiscal Council" (istituito dal Fiscal Compact per controllare i bilanci) e la trasposizione delle direttiva sul "bail in" delle banche.

Ma non solo: l’Eurogruppo chiede anche un rafforzamento delle riforme, tra cui la reintroduzione dei licenziamenti collettivi e la revisione della contrattazione collettiva in linea con le "best practice" europee. E soprattutto la Troika dovrà tornare ad Atene per "normalizzare completamente il metodo di lavoro con le istituzioni, migliorare il monitoraggio e l’attuazione delle riforme"

Condizioni che non piacciono ad Atene. Fonti del governo greco hanno definito "disastrose e umilianti" le condizioni poste dall'Eurogruppo. Secondo il Guardian, le stesse fonti hanno parlato di un atteggiamento "molto duro" del cancelliere tedesco Angela Merkel, mentre sostegno sarebbe venuto dal presidente della Bce, Mario Draghi il quale però, viene spiegato, ha bisogno di un accordo politico per poter fornire la liquidità straordinaria necessaria alle banche greche.

A far irritare maggiormente la Grecia sarebbe la richiesta di creazione di un Fondo di garanzia sulle privatizzazioni da 50 miliardi di euro. Su questo punto lo stallo sarebbe totale e per questo i leader avrebbero deciso di accantonare temporaneamente la questione e andare avanti nell'esame del documento. "È cosa di un altro pianeta", hanno detto le fonti.

Anche sull'ipotesi di Grexit temporanea c'è stato un "fermo no al 100%". Una no che ha avuto i suoi frutti nelle trattative se, come sembra, la frase sulla possibile uscita dall'euro è sparita dalla bozza del documento finale. "Tratto per la dignità del popolo greco" ha detto Tsipras in serata.

L'Eurosummit va avanti a oltranza, ma pare che si vada verso un prestito ponte per cui si stanno esaminando diverse ipotesi: quella di utilizzare il primo meccanismo creato per la stabilità dell'Euro, l'Efsm, che ha ancora dotazioni (per 3,4 miliardi) che potrebbero bastare per il primissimo periodo e quella di fare anticipare dagli stati i fondi necessari tramite prestiti bilaterali che verrebbero successivamente rimborsati dal fondo Esm. Per quanto riguarda le privatizzazioni, invece, ci sono molte misure su cui c'è già accordo ma "molto resta da fare" e alcuni paesi vorrebbero che la Grecia si impegnasse di più anche su questo fronte. La discussione è ancora in corso anche sull'opportunità di creare un fondo di garanzia da 50 miliardi in Lussemburgo: secondo la fonte, si sta infatti discutendo della cifra, considerata eccessiva da molti, mentre il fondo da utilizzare esisterebbe già.

Nelle pause del vertice, proseguono intanto gli incontri a quattro tra Tsipras, Merkel, Hollande e Tusk, a cui si affiancano vari bilaterali.

L'accordo sembra avvicinarsi ma fonti diplomatiche spiegano che potrebbe arrivare "tra un paio di giorni".

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