Economia

Lo spread torna a correre. Pesano l'incertezza sulla manovra e la crisi turca

Mercato azionario debole in apertura, in sintonia con le altre borse europee, sul perdurare dei timori per la crisi turca. Lo spread sale a 276 punti

Lo spread torna a correre. Pesano l'incertezza sulla manovra e la crisi turca

L'apprensione per ciò che sta accadendo in Turchia sta mettendo in difficoltà tutti i mercati europei. In una giornata caratterizzata dal crollo della lira turca, lo spread prosegue la sua marcia al rialzo: il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi avanza a 276 punti, dopo aver chiuso venerdì scorso a quota 268. Il tasso del decennale schizza a 3,08%. In rialzo anche il differenziale tra i Bonos spagnoli e i Bund, a 113 con un tasso dell’1,445%. Ai mercati non bastano le rassicurazioni del governo italiano sulla prossima manovra. Ovviamente a incidere negativamente è anche la crisi turca.

L'attuale livello di spread tra btp e bund decennali è "transitorio" ed "entro dicembre" il differenziale "o si restringerà verso quota 170 punti base" oppure "schizzerà verso 400". È quanto ha scritto in una nota ai clienti Bank of America - Merrill Lynch, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. A decidere la direzione dello spread, spiega Bofa, sarà la legge di bilancio: in caso di moderato ampliamento del deficit lo spread calerà mentre se il parlamento dovesse approvare una manovra sgradita ai mercati decollerà, con gli investitori che si posizioneranno in vista di un probabile downgrade dell'Italia da parte delle agenzie di rating.

Era prevedibile un avvio di seduta all'insegna delle vendite per Piazza Affari e le Borse europee, in scia alla crisi turca. E così puntualmente è stato. Venerdì sera Wall Street ha chiuso in rosso e le vendite sono proseguite anche questa mattina sui listini asiatici. La Borsa di Tokyo ha lasciato sul parterre quasi 2 punti percentuali con lo yen, considerato valuta rifugio, che è tornato a salire nei confronti del dollaro. Oggi Ankara è intervenuta per cercare di contenere il panico. La banca centrale turca ha annunciato una serie di misure per iniettare nel sistema finanziario nuova liquidità e tentare di frenare la caduta della valuta nazionale.

Come vanno i titoli

Lusso e petroliferi sono i titoli meno penalizzati a Milano (+0,4% Saipem e piatta Eni nell’industria del greggio) mentre tengono Ferrari, Moncler e Luxottica nel comparto luxury. In Europa sono soprattutto i bancari, i minerari e il comparto farmaceutico per l’effetto Bayer a essere più penalizzati dalle vendite. Tengono invece i tecnologici. A Madrid cede il 2,7% Bbva, anch’esso segnalato tra gli istituti più esposti alla crisi turca. A Londra spicca il +1,6% di Bae nel settore della difesa mentre il tour operator Tui (-3%) sconta ancora i risultati intermedi deludenti. A Francoforte oltre a Bayer cedono le banche (-1,7% Deutsche Bank e -1,1% Commerzbank). A Parigi è Total la migliore (+1%).

Scarno il calendario macroeconomico della giornata di oggi mentre domani gli operatori guarderanno al Pil del II trimestre di Germania e eurozona.

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