Economia

Tentazione Italia per i "cervelli in fuga"

Cdp, Ferrari, Snam e altri incontrano i giovani. Paura Brexit

Tentazione Italia per i "cervelli in fuga"

Una mission dal fine nobile: riportare in Italia buona parte dei «cervelli» fuggiti, in questo caso nel Regno Unito, allo scopo di trovare migliori opportunità di lavoro e stipendi più alti. In 1.500, tutti giovani, hanno risposto all'iniziativa di Gabriele Lizzani, 44 anni, di Roma, ad e fondatore di Employerland, start-up tecnologica specializzata nel recruiting di talenti. Di tutti gli interessati al progetto, un centinaio quelli selezionati e scelti per partecipare, a Londra, all'inconro con un nutrito gruppo di realtà italiane: Ferrari, Cassa Depositi e Prestiti, Snam, Elica, Goldenpoint, Chiesi Farmaceutica, Gruppo Teddy, Radio Dimensione Suono, EY.

Il tema Brexit e gli scenari d'incertezza che si prospettano tra Regno Unito e Ue sembrano spingere, in questo periodo, molti «migranti», in cerca di fortuna oltre La Manica, a ripensare il proprio futuro. «Ecco perché - spiega Lizzani - molti di questi ragazzi affermano di rivedere nell'Italia un'opportunità. Le loro carte sono in regola, visto che le aziende cercano, in particolare, giovani che parlino bene l'inglese e abbiano una visione internazionale. Molto ricercati sono gli sviluppatori e gli ingegneri. In Italia, in proposito, c'è la corsa ad accaparrarsi le figure migliori che escono dai vari Politecnici e dai Centri di ricerca».

Il target di «cervello in fuga» sul quale le aziende puntano, riguarda soprattutto chi si trova in Gran Bretagna da almeno uno o due anni (è più complicato fare breccia tra chi è fuori Italia da più tempo) e sta concludendo il dottorato. Con la collaborazione dell'Ambasciata italiana a Londra, la start-up ha coinvolto, per l'oocasione, una decina di aziende di tutti i comparti allo scopo di mettere davanti ai giovani la più ampia rappresentatività di quanto il nostro Paese può dare come offerta. «Queste aziende - aggiunge Lizzani - si sono presentate con varie posizioni di lavoro aperte. Dei 1.500 giovani che ci hanno scritto, 1.100 sono italiani, ma ci sono anche 400 stranieri che ambirebbero trovare lavoro da noi. Per ogni cervello italiano fatto rientrare e assunto, le aziende possono sfruttare una leva che abbatte il costo del lavoro, attraverso sgravi fiscali». Vista la cartteristica della City, sede di banche d'affari, holding estere e fondi d'investimento, numerosi sono i giovani che hanno scelto di specializzasi nel ramo della finanza e finiti sotto osservazione da Cdp. «A Londra - sottolinea Lizzani - Goldenpoint e Gruppo Teddy guardavano alla figura del designer. Ferrari, invece, si è concentrata sugli ingegneri per l'automazione e gli esperti in digital e marketing.

Da Snam, altro esempio, il focus ha riguardato i data analyst e gli ingegneri chimici».

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