Economia

Un'azienda sostenibile crea valore per la collettività

Valorizzare persone, contenuti e luoghi per l'educazione e la cultura. Promuovere il successo sostenibile del business, diffondere una cultura ambientale

Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori
Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori

Valorizzare persone, contenuti e luoghi per l'educazione e la cultura. Promuovere il successo sostenibile del business, diffondere una cultura ambientale.

Ecco i tre focus del primo Piano di Sostenibilità del Gruppo Mondadori, con obiettivi in termini sociali, ambientali e di governance che vanno dalla diffusione di una cultura inclusiva al progetto per definire un nuovo modello di lavoro ufficio-casa; dal potenziamento di iniziative allo scopo di promuovere la lettura all'acquisto di carta certificata per garantire una gestione corretta del patrimonio forestale. Sostenibilità a 360 gradi, come spiega Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori.

Dottor Porro, cosa vi ha spinto a formalizzare un Piano di Sostenibilità?

«Il Gruppo Mondadori ha raggiunto una fase di maturità nell'ambito della sostenibilità, merito di oltre un decennio di rendicontazione del proprio operato, internamente e al mercato, con un'attenzione crescente verso tematiche che richiedono un forte impegno della collettività. Dunque, è un'attenzione insita nella nostra missione: nella nostra storia ultracentenaria abbiamo promosso la diffusione della cultura, della lettura e di un'educazione di qualità, equa e inclusiva, offrendo occasioni di intrattenimento e di arricchimento. Cultura ed educazione rappresentano i principali fattori di sviluppo, non solo per la nostra azienda, ma per l'intera società. Come editore leader e protagonista del panorama italiano, abbiamo sempre sentito la responsabilità di dare il nostro contributo all'innalzamento del livello culturale e di istruzione del Paese».

Anche se gli scenari economici, sociali e tecnologici sono cambiati.

«Sono mutate anche le richieste dei nostri principali interlocutori: esigenze di cui è necessario tenere conto per garantire la continua trasformazione della nostra azienda, per proseguire la creazione di valore e promuovere un successo sostenibile anche nei confronti delle nuove generazioni. Mondadori ha quasi 120 anni di storia ed è ancora al vertice nelle classifiche di brand reputation e attrattività, per esempio, dei neo laureati in cerca di primo impiego. Insomma, abbiamo la responsabilità e l'onore di essere una delle aziende dove i giovani vorrebbero iniziare il loro percorso professionale. Per le ragazze e i ragazzi non conta solo la storia, ma conta molto di più il presente e soprattutto il futuro. Avere un approccio concreto, definendo un piano strategico che stabilisca obiettivi di sostenibilità, significa arricchire il nostro presente e il nostro domani. Ciò rende la Mondadori ancora più attraente per i giovani, che siano lettori, autori, futuri collaboratori del Gruppo. Investendo sulla sostenibilità si investe sul proprio futuro. Il percorso intrapreso ci ha portato dallo scorso anno a un impegno ancora più concreto, delineando il primo Piano di Sostenibilità con obiettivi chiari, misurabili e incentivati: in questo modo siamo più partecipi della sfida lanciata dalle Nazioni Unite con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile».

In che modo un editore può contribuire al raggiungimento degli obiettivi ONU?

Il nostro Piano di Sostenibilità si articola in 3 macro ambiti - sociale, di governance e ambientale - e si sviluppa in 8 linee guida strategiche, in cui si riflettono l'identità del Gruppo, la sua mission e il suo ruolo di editore. In ambito sociale vogliamo diventare un modello di riferimento nella valorizzazione di diversità, equità e inclusione, contribuendo al benessere delle nostre persone, anche attraverso strumenti di welfare e programmi dedicati allo sviluppo delle competenze. Penso, poi, alla promozione della cultura e di un'istruzione di qualità, equa e inclusiva, che favorisca percorsi di apprendimento continuo. Vogliamo, infatti, sostenere lo sviluppo sociale del nostro Paese anche attraverso la valorizzazione di librerie, scuole, musei, eventi e partnership. Abbiamo fissato obiettivi triennali per il top management per perseguire la parità di genere e la riduzione del gender pay gap. Stiamo favorendo l'integrazione degli ambiti ESG nei piani aziendali e nel nostro modello operativo, potenziando le attività di stakeholder engagement attraverso momenti di ascolto e survey. Il tutto mantenendo una grande attenzione alla governance aziendale e alle buone pratiche necessarie per perseguire il successo sostenibile del business. In ambito ambientale, invece, crediamo che il nostro ruolo di editori ci dia la responsabilità di dare un contributo nella diffusione di una cultura green».

Dottor Porro, quali obiettivi per il 2023?

«Oltre a quelli economico-finanziari, intendiamo valorizzare professionalmente le nostre persone anche attraverso un ambiente lavorativo che incentivi la motivazione, l'equilibrio della vita professionale e la diffusione di una cultura inclusiva. Un'azienda dove l'unicità e la diversità di genere sono principi fondamentali garantisce anche una propensione ad attrarre e trattenere talenti. E un contesto lavorativo con queste prerogative è metafora di un'azienda più flessibile e competitiva, in grado di conseguire performance sempre migliori. Già oggi la sostenibilità ha un alto valore di attrattività per i nostri stakeholder, ed è considerata con grande attenzione dalla comunità finanziaria, tanto che fondi e investitori guardano con crescente interesse alle imprese sensibili ai temi della sostenibilità. Personalmente credo che il Gruppo Mondadori rappresenti una delle realtà più interessanti anche per il settore in cui opera con successo. Un ambito che combina cultura, educazione, intrattenimento e sostenibilità.

E, quindi, investire in Mondadori significa anche investire in un'azienda che crea maggiore ricchezza per la collettività».

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