Economia

Windjet, consumatori sul piede di guerra

Codacons pronto alla class action. Il Garante: "Dubbi sullo stop dei negoziati per il salvataggio della compagnia"

Windjet, consumatori sul piede di guerra

In attesa che il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, trovi il modo di riavvicinare Windjet e Alitalia, e scongiurare in extremis il fallimento della società catanese (domani è in programma il vertice decisivo a Roma), anche quella di ieri è stata una giornata all'insegna di disagi e polemiche. Le altre compagnie aeree si sono date da fare per cercare di assicurare le partenze dei 300mila viaggiatori, con biglietto Windjet, rimasti a terra.

Ma ad alzare la tensione e a far alzare la voce alle associazioni dei consumatori è stata la richiesta di un supplemento al biglietto. L'Enac, in proposito, precisa che i passeggeri costretti ad acquistare nuovi biglietti di altre compagnie per raggiungere le loro destinazioni, «hanno diritto al rimborso del sovrapprezzo da parte della Windjet». «Sui rimborsi - sottolinea il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, Vito Riggio - saremo rigorosi». Da parte loro le associazioni dei consumatori tirano dritto: il Codacons è pronto a rivolgersi alla Procura di Roma per contestare il reato di truffa ad alcune compagnie per il rincaro delle tariffe, a seguito delle segnalazioni dei passeggeri Windjet rimasti a terra. E per tutti i disagi subiti dai passeggeri il presidente Carlo Rienzi gioca la carta di una mega class action: «I soggetti responsabili dell'emergenza, compresa l'Enac - afferma - devono essere chiamati a rispondere di tutti i danni prodotti ai passeggeri, per i ritardi, lo stress, la mancata assistenza e i giorni di vacanza persi. A questo punto, l'unica strada percorribile e davvero efficace è quella di un'azione risarcitoria collettiva». Federconsumatori e Adusbef parlano di «riprotezione scandalosa», e alle persone che hanno subìto disagi consigliano «di tenere ogni testimonianza d'acquisto o di ripercussioni negative».

«Il diritto dei cittadini - spiegano le associazioni - non è solo quello ovviamente del rimborso del biglietto acquistato, ma di tutti i danni occorsi che devono essere risarciti; si chiede anche al governo che si faccia piena luce attorno a questa sconsolante vicenda per verificare comportamenti sbagliati, sia di parte imprenditoriale sia di parte istituzionale, quale l'Enac». Adiconsum propone, invece, l'istituzione di un fondo paritetico, presso l'Enac, alimentato con 0,50 centesimi a tratta a carico delle compagnie aeree. Scopo del fondo sarebbe quello d'intervenire, in vicende come quella di Windjet, a beneficio dei passeggeri. In vista del vertice di domani a Roma, al quale hanno chiesto di partecipare anche le associazioni dei consumatori, Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, interviene in merito alla rottura dei negoziati tra Alitalia e Windjet.

«Pur senza entrare, per ora, nel merito della controversia - commenta Alesse - non può che destare perplessità il fatto che la rottura delle relazioni tra Windjet e Alitalia si stia determinando proprio nel mese di agosto, durante il quale scatta il cosiddetto “periodo di franchigia”, previsto espressamente dalla Regolamentazione del settore del trasporto aereo». La società Sac, che gestisce l'aeroporto di Catania, su autorizzazione del tribunale civile, ha compiuto il sequestro cautelativo di un aeromobile della Windjet, «a tutela dei crediti vantati».

Tutti i passeggeri sono stati riprotetti su un altro vettore.

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