Cronaca locale

ERNST E PICASSO Passioni da collezione

Anne Gruner Schlumberger sapeva bene cosa desiderava. Lo sapeva nonostante suo padre protestasse per le frequentazioni artistiche della figlia, le era chiaro nell'istante stesso in cui arrivò la sua prima scultura di Laurens, «l'Amphion», e quando sistemò ai piedi del suo letto «Galapagos, les îles du bout du monde» di Max Ernst, finalmente suo dopo che le critiche del marito e della figlia Henriette l'avevano portata suo malgrado a rivenderlo.
L'eccezionale mostra Collection de passions, passion de collections... Fondation Des Treilles allestita alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese (che celebra i suoi primi venti anni di attivtà come produttori di mostre), è un occasione imperdibile per scoprire l'eccezionale collezione di opere d'arte della Fondazione Des Treilles, raccolta da Anne Gruner Schlumberger nel corso di una vita.
C'è tanto di Anne, di questa grande mecenate, nelle opere che lei stessa ha raccolto. C'è tutta la passione di una donna che viveva l'arte costruendo la sua collezione con una gioia quasi fisica.
Così quando era colta da un istantaneo amore per un quadro o una scultura, arricchiva la sua collezione con la stupita ammirazione di chi crea una stanza delle meraviglie, nella consapevolezza di soddisfare un desiderio d'arte, e di dare vita ad un progetto unico. Un motivazione ben diversa da quella che anima «gli imprenditori italiani - ha polemizzato Philippe Daverio adurante la presentazione della mostra - che preferiscono spendere in barconi e nel pallone».
In questa raccolta, sapiente, determinata da scelte mai casuali, si respirano vasti interessi, terre lontane, tempi remoti e amicizie. A Les Treilles, vicino a Tourtour, nel sud della Francia, si raccoglieva tutto questo come in un piccolo universo. Un mondo aperto all'arte, desideroso di accogliere artisti, amici, scrittori. Ecco così una collezione preziosa, che annovera nomi del calibro di Arp, Brauner, Dubuffet, Ernst, Giacometti, Léger, Matta, Picasso, Takis, ma non mancano alcuni reperti archeologici e di arte popolare. Bastò una scintilla di interesse, innescata dai coltelli da lancio che Brauner stesso le regalò, ed Anne si lasciò affascinare da maschere e manufatti, molti dei quali provenienti dall'Africa, che trovarono posto nella sua collezione.


Perché, come lei stessa disse «La vita non è forse nell'attesa? Solo la morte non attende e ci riduce in polvere». Un sogno, invece, quello della sua collezione, vive rispecchiandola come un riflesso.
Collection de passions dal 2 marzo al 30 maggio alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Corso Magenta 59. Ingresso libero.

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