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La polizia del Nottinghamshire darà la pensione ai cani fuori servizio

1.500 sterline in tre anni per coprire le spese mediche degli animali "a fine carriera". Ma c'è chi pensa che, in tempi di ristrettezze, non sia una decisione saggia

Cane poliziotto inglese fotografato durante un'esercitazione
Cane poliziotto inglese fotografato durante un'esercitazione

Fino a 1.500 sterline a testa in tre anni per pagarsi le cure e il mantenimento. Una piccola pensione, che dal mese prossimo arriverà mensilmente ad ogni cane poliziotto del Nottinghamshire, contea nelle Midlands inglesi.

Conclusa la propria carriera al fianco dei poliziotti, i servitori della legge a quattro zampe continueranno a percepire una somma che coprirà le spese. Un'iniziativa introdotta - ha spiegato il comandante della polizia, Paddy Tipping - perché già ci si occupa degli ex agenti ed "è importante fare lo stesso anche per i nostri cani", che "hanno lavorato sodo".

Le forze di polizia della Contea hanno in dotazione 26 animali, dedicati alla ricerca delle persone scomparse, ma anche in funzione anti-droga e di ricerca del denaro. Nove di loro andranno in pensione nei prossimi tre anni e dunque potrebbero ricevere la pensione prevista.

L'iniziativa della polizia di Nottinghamshire non ha mancato di sollevare polemiche. I tagli al budget dovuti alla crisi economica hanno messo in difficoltà le forze dell'ordine, costrette a valutare attentamente le proprie voci di spesa.

L'idea di una pensione per gli animali, spiega il Nottingham Post, non è però una novità assoluta.

La vera differenza tra questo caso e altri simili è che i soldi per garantire agli animali quanto gli spetta verranno direttamente dalle case della polizia e non fondi indipendenti.

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