Europa

"Compravendite giù del 10%". L'allarme per la direttiva Ue sulle case green

Prevista per fine 2023 una forte contrazione del mercato. L'appello di Confedilizia al governo: "Normativa europea insensata e pericolosa, va bloccata"

"Calo del 10% di compravendite". L'allarme per la direttiva Ue sulle case green

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"Calo del 10% di compravendite". L'allarme per la direttiva Ue sulle case green

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La direttiva europea sulle case green continua a rappresentare un elemento di acceso dibattito. La linea Ue è vista da molti come un vero e proprio pericolo per il nostro Paese che, in assenza delle dovute correzioni, potrebbe avere enormi problemi per quanto riguarda la concessione di mutui. Questo è solamente uno degli elementi che desta grandi preoccupazioni. A ciò si aggiunge l'allarme che arriva dal Consiglio nazionale dei notai: alla fine del 2023 è previsto un calo del mercato delle compravendite immobiliari del 10,7% rispetto al 2022.

L'allarme dei notai

A riferirlo è l'Ansa, secondo cui il primo bimestre dell'anno ha visto già la discesa a livello nazionale del 2,7%. Il calo generale degli acquisti di case è un fronte da tenere assolutamente in considerazione. Dati negativi si registrano per Milano (-3,74%), Verona (-1,45%), Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%) e Napoli (-14,9%); invece sono emersi valori positivi a Torino (+3,26%), Bologna (+2,88%), Bari (+1,14%) e Palermo (+2,11%).

Alla fine dell'anno in corso si immagina una riduzione del 17,1% per l'acquisto di prime case tra privati e del 16,1% di prime case da impresa. Quanto agli scambi delle seconde abitazioni - pur se in calo - dovrebbero attestarsi rispettivamente a un -2,5% di acquisti tra privati e a un -7,7% prese tramite impresa. A Torino le compravendite di seconde case tra privati (+12,4%) e da impresa (+19,27%) sostengono il mercato. Invece a Napoli subiscono la battuta d'arresto maggiore le compravendite tra privati con un calo complessivo che ammonta al 26,52%.

L'appello di Confedilizia

Le previsioni che arrivano dal Notariato non possono passare inosservate: il tema del forte calo delle compravendite immobiliari per il 2023 è un argomento che deve essere preso di petto a stretto giro con un approccio pragmatico e realmente risolutivo. Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, si è appellato al governo guidato da Giorgia Meloni chiedendo di intervenire contro la direttiva Ue sull'efficientamento degli immobili.

La storica organizzazione dei proprietari di casa ha fatto notare che la direttiva sulle case green già oggi sta determinando due conseguenze lampanti con l'effetto del solo annuncio: "Rallentamento del mercato e spinta al ribasso dei prezzi". Dunque Giorgio Spaziani Testa ha sollecitato l'esecutivo di centrodestra a operare in sede dell'Unione europea affinché "come richiesto dal Parlamento questa normativa insensata e pericolosa venga bloccata". "Non emendata: bloccata", ha voluto ribadire a chiare lettere.

Le mosse del governo

Il governo ritiene che quello dell'Ue sia un eccesso di pura ideologia che risulta essere lontanissimo dalla realtà. Da tempo il governo sta lavorando per far sì che la direttiva lasci spazi di manovra per avere tempo di spostare la strategia energetica sull'elettrico, magari strutturando nuovi bonus fiscali duraturi nel tempo che vadano nella direzione della riduzione dei consumi energetici degli immobili. Si rischia di svalutare il patrimonio delle famiglie.

Ecco perché c'è da aspettarsi che l'esecutivo accolga positivamente l'appello di Confedilizia.

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