Milano«Ma come, mi sembrava un buna dona. Quando eravamo in camera, voleva che spegnessi la luce». La buna dona - brava ragazza - è Ambra Battilana la giovane miss Piemonte che ora, assieme allamica Chiara Danese, accusa Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti di aver organizzato il «bordello» di Arcore. Come rivelato dal Giornale nelle scorse settimane, Ambra è al centro di una strana denuncia per violenza sessuale a carico di un grossissimo imprenditore del Nord Ovest. Avrebbe approfittato di lei - ha raccontato la ragazza - salvo riempirla di regali. Soldi, macchine, un appartamento. Limprenditore - il signor G. - cade dalle nuvole.
«È vero, ho conosciuto Ambra - racconta adesso G. al Giornale -, me lha presentata Daniele Salemi (un faccendiere il cui nome compare nellinchiesta sul Rubygate, ndr). Ci siamo visti la prima volta in un ristorante, poi abbiamo iniziato a frequentarci». La violenza sessuale? «Macché violenza, non è successo nulla». E i soldi? «Quelli sì». Migliaia di euro, racconta limprenditore, «per comprarle i vestiti, per pagare lalbergo in vacanza a lei e alla famiglia». Anche una macchina. «Poi lei lha prestata alla madre, che ha preso multe per mille euro. Le ho dovute pagare io». Altro denaro «quando è andata alle finali di Miss Italia a Salsomaggiore, mi ha chiesto soldi anche per le creme abbronzanti».
Paga, il signor G. E continua a farlo fino a quando Ambra sparisce. «A un certo punto non ha più risposto alle mie chiamate, poi ho visto il suo nome sui giornali». È lo scandalo Ruby che scoppia, è lindagine sulle notti di Arcore.
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