Economia

Fiat lancia la Nuova Panda E Marchionne agli scettici: "Noi rispondiamo coi fatti"

La nuova auto presentata oggi a Pomigliano d’Arco. L'ad del Lingotto: "Il nostro dovere è privilegiare il Paese in cui la Fiat ha le proprie radici"

Fiat lancia la Nuova Panda E Marchionne agli scettici: "Noi rispondiamo coi fatti"

"Agli scettici, ai detrattori, agli antagonisti per professione rispondiamo con i fatti. Per chi invece ci ha creduto, per chi ci ha sostenuto, per chi ha lavorato con noi per realizzare questo progetto, i fatti sono la migliore soddisfazione". All'indomani della "svolta storica", la firma del nuovo contratto con le sigle sindacali, l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne presenta la nuova Panda e coglie l'occasione per bacchettare chi, negli ultimi anni, non ha fatto che dare contro al gruppo torinese. "Sono i fatti, come quelli di oggi - ha aggiunto - che ci permettono di costruire una Fiat forte e competitiva".

Marchionne gioca una carta "pesante" nell’accesa partita del mercato automobilistico a cavallo tra un anno che tutto sommato chiuderà senza troppi danni e un 2012 che potrebbe evidenziare un’ulteriore recessione. La nuova Panda, presentata oggi a Pomigliano d’Arco, ha tutte le carte in regola per essere un asso vincente: motori piccoli e a basso consumo, grande abitabilità, giusto equilibrio tra confort e sicurezza, prezzi accessibili. Dal prossimo febbraio comincerà a circolare sulle strade italiane a un prezzo di vendita a partire da 10.200 euro. "Al contrario delle solite city car - ha detto oggi Olivier Francois, responsabile del brand Fiat - Panda non è solo la seconda macchina della famiglia, in quanto ha le più alte percentuali di vendita del segmento come prima auto di casa".

Il Lingotto manterrà gli impegni finanziari del 2011. Marchionne ha già fatto sapere che intende rivedere i numeri del 2012, anche se c'è la possibilità che per il trading profit verrà mantenua parte della forchetta prevista. L'amministratore delegato ha anche confermato l’obiettivo di 6 milioni di vetture vendute nel 2014: "Posso massimo arrotondarlo a 5,9 milioni. Chi ancora dubita che in questo stabilimento si possano fare le cose e farle bene, non ha che da venire qui, vedere i reparti della fabbrica e parlare con la gente che ci lavora". "Chi ancora dubita che a Pomigliano e nel Sud Italia si possa creare una nuova cultura industriale, che si possano cambiare le cose, migliorando quello che c’è di positivo ma anche cancellando quanto c’è di negativo, non ha che da venire qui - ha puntualizzato Marchionne - chi ancora dubita che gli impegni della Fiat siano seri e fondati, non ha che da venire qui. Abbiamo mantenuto le nostre promesse. Abbiamo sempre abbracciato le sfide più alte, forse anche le più difficili, ma proprio per questo degne di essere seguite".

Marchionne ci ha tenuto a precisare che il dovere della Fiat resta quello di "privilegiare il Paese" in cui il gruppo ha le proprie radici.

"La nostra scelta di fare qui la Panda non è basata su principi economici e razionali - ha spiegato l'amministratore delegato -  lo abbiamo fatto considerando la storia della Fiat in Italia, il rapporto privilegiato con il Paese".

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