Politica

Un flop l'8 marzo anti-Cav Le donne non rispondono alla chiamata della sinistra

Annuciata come l'ennesima giornata di protesta anti-Cav, l'8 marzo si è rivelato un boomerang per le opposizioni che volevano cavalcarla. Piazze semivuote, poche bandiere e poche donne

Un flop l'8 marzo anti-Cav 
Le donne non rispondono 
alla chiamata della sinistra

Doveva essere una festa dell'8 marzo all'insegna del bunga bunga, delle strumentalizzazioni politiche, degli attacchi al premier, ma si è rivelato un flop. Soprattutto per la sinistra che ha cercato di cavalcare la ricorrenza per sferrare l'ennesimo attacco al presidente del Consiglio. Piazze semivuote, poche bandiere, qualche striscione di quelli buoni per tutte le manifestazioni (contro il Cav ovviamente) e pochissime donne. L'ennesima chiamata alle armi dei Democratici. Ma l'impressione è che l'8 marzo si sia trasformato in un gigantesco boomerang per tutte le forze di sinistra. E che la speranza dei vertici dei partiti d'opposizione, in primis Pd e Idv, di vedere una partecipazione a livelli eclatanti sia stata disattesa. Molte donne hanno risposto picche e non si sono lasciate coinvolgere dalle intenzioni dell'opposizione. A Milano, nella manifestazione di largo Cairoli delle 14 e 30 erano presenti all'incirca una quarantina di persone. 

A piazza del Gesù a Napoli il gruppo esibitosi in un girotondo anti-premier era folto come un albero autunnale. E pensare che il 13 febbraio scorso erano stati in centomila a invadere le strade di Napoli. Non è bastata la presenza del nuovo candidato dell'Idv a sindaco di Napoli Luigi De Magistris per richiamare tante donne. Nemmeno il grido lanciato dalla pagina del suo blog ha sortito grandi effetti: il solito invito a manifestare "contro il sultanato", condito da un programma elettorale che sa tanto di strumentale: "Le donne che contestano l'Utilizzatore finale Berlusconi - ha spiegato De Magistris in piazza del Gesù - saranno protagoniste del mio programma per il Comune, della lista civica e della squadra di governo. Sono una forza di cambiamento".

A Roma Rosi Bindi si è fatta ritrarre dalle telecamere con i cartoni carichi di quelle fantomatiche firme da consegnare a Palazzo Chigi per dar la spallata a Berlusconi.

Dopo questa batosta e questo flop, il Pd e le altre forze di opposizione avranno modo di provare a rifarsi: infatti per sabato prossimo è prevista un'altra manifestazione contro il Cav, un B-Day che vedrà (così sperano gli oppoditori)milioni di persone sventolare la costituzione. Niente di nuovo sotto il sole di Roma: è la solita sinistra 

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