Cronache

Acqua al veleno, a scuola è incubo sabotaggi

Acqua al veleno, a scuola è incubo sabotaggi

(...) È stato provocato da una siringa riempita probabilmente con della candeggina. Lo scorso dicembre una ragazza aveva denunciato di aver bevuto dell’acqua avvelenata da una bottiglietta comprata a un distributore della stazione Brignole. Il fatto, però, secondo gli investigatori sarebbe stato «accidentale». In pratica un’invenzione della giovane per attirare l’attenzione. Stavolta invece, è diverso. Un campione del pericoloso liquido è stato prelevato e mandato al Centro antiveleni della fondazione Maugeri di Pavia, che ha supportato i medici genovesi durante il ricovero dei ragazzini. In attesa dei riscontri obiettivi, la procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di avvelenamento di acque e sostanze alimentare. Un reato che prevede 15 anni di carcere e l’ergastolo se l’avvelenamento provoca la morte. Gli altri contenitori di plastica e i distributori dell’Odero sono stati sequestrati. Per precauzione, le autorità avrebbero già disposto il blocco di tutte le «macchinette» presenti nelle scuole genovesi.
Gli investigatori vogliono capire se siamo di fronte a un gesto isolato di un folle, uno scherzo di cattivo gusto, un nuovo atto destabilizzante o terroristico.
L’allarme è scattato alle 9 di ieri. Il primo studente è entrato a scuola. Poi è andato nel corridoio dove ci sono le macchinette con gli snack e le bevande. Ha inserito gli spiccioli. Ha preso in mano la bottiglietta, sicuro che non gli accadesse nulla, ha tolto il tappo e si è versato in gola un sorso d’acqua. Quando si è accorto del veleno ormai era troppo tardi.
«Ho sentito un forte sapore, come di candeggina - ha raccontato D. F. ai medici - mi si è infiammata la gola e ho avuto un malore. Per fortuna mi hanno soccorso i miei compagni e gli insegnanti, che hanno chiamato subito il 118».
D.F. è stato trasportato al pronto soccorso del Villa Scassi, scortato da una «volante» della polizia. Poco più tardi è arrivata sua madre. Gli agenti hanno sequestrato la bottiglietta e gli investigatori della scientifica hanno fatto subito le prime analisi della plastica, riscontrando il forellino sul fondo e un Ph9, un livello di acidità decisamente superiore alla media.
Alle 10 un altro studente sedicenne dell’Odero è stato ricoverato al pronto soccorso di Sestri Ponente. Anche lui aveva ingerito l’acqua avvelenata, comprata dal distributore automatico dell’istituto professionale sestrese. È stata fatta una fibroscopia, ma non sono state riscontrate lesioni interne.

Ai sedicenni è stato comunque prescritto un trattamento a base di cortisone.

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