Cronache

Tra i «punkabbestia» i figli della Genova bene

Tra i «punkabbestia» i figli della Genova bene

(...) per i vicoli della Superba. Un assaggio d’estate, in questo giugno che sembra non voler concedere nemmeno uno sprazzo di tepore. I due che all’Università sono iscritti alla facoltà di Medicina e Chirurgia, camminano e a un certo punto vengono avvicinati da due ragazze. Le presentazioni di rito, lo scambio di qualche chiacchiera e magari l’occasione di andare a bere qualcosa, più tardi, se la serata prenderà il verso giusto. Tant’è che gli universitari rallentano com’è normale che sia l’andatura, si spostano in un vicolo più appartato quando alle loro spalle vedono arrivare due punkabbestia accompagnati da due cani di taglia grossa.
Agli studenti ci vuole un attimo per capire quello che sta per accadere. Cercano di fuggire, di correre, ma ci sono i cani che li raggiungono, uno si attacca alla gamba del ragazzo. Nella concitazione, lo studente riesce in qualche modo a divincolarsi e a scappare. Ma l’altro invece viene accerchiato dai due punkabbestia, preso a calci, pugni e menato di santa ragione con la parte metallica del guinzaglio.
Non contenti, i malviventi gli rubano cinquanta euro e il cellulare. Il ragazzo è sotto choc, resta lì per terra dove l’hanno aggredito, mentre i punkabbestia si allontanano con il loro bottino. Un passante lo vede e lo soccorre, sarà lui ad accompagnarlo al pronto soccorso. Ma l’agguato dei delinquenti non resta impunito: dopo la denuncia dei due universitari, la squadra investigativa della polizia, grazie alle immagini delle telecamere della zona, è riuscita a risalire all’identità dei quattro e a ricostruire tutta la dinamica dell’aggressione, rendendosi conto che l’imboscata e quindi le botte e la rapina erano state messe a segno da un gruppo di ragazzi che normalmente vagabondano per i vicoli del centro storico insieme ai loro cani.
Quindi sono stati fermati ed identificati nel giro di pochi giorni numerosi punkabbestia con la certezza che nel gruppo ci fossero anche i quattro aggressori. E così è stato: si tratta di due uomini senza fissa dimora, e di due donne con regolare residenza a Genova, delle quali una appunto è diplomata educatrice e viene da una famiglia «bene». Tutti e quattro dediti al consumo di alcol e droghe e tutti e quattro denunciati per rapina e lesioni. Uno di loro, si legge nella relazione della polizia, aveva già a suo carico un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip di Savona per una rapina perpetrata ad Alassio a danno di una minorenne.

Il ragazzo è stato arrestato e portato al carcere di Marassi.

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