Economia

La Germania piazza i suoi titoli di Stato e tira un sospiro di sollievo

A fronte dei 5 miliardi offerti, la domanda ha superato gli 8 miliardi. Cresce l'attesa per il vertice di Bruxelles. E nel frattempo l'industria tedesca tira e aumenta la produzione.

Niente scivoloni stavolta, anzi un vero e proprio boom di richieste. In Germania la nuova asta di titoli di Stato «Bobl» a cinque anni va a buon fine e rassicura il governo di Berlino. A fronte dei 5 miliardi offerti è stata registrata una domanda solida, pari a 8,76 miliardi di euro. Alla fine Berlino ha emesso poco più di 4 miliardi ad un tasso medio contenuto all'1,11 per cento. Si è così diradato lo spettro di un nuovo fiasco a un'asta di emissione della prima economia dell'area euro, come era avvenuto lo scorso 23 novembre quando Berlino si era ritrovata inaspettatamente in affanno nel piazzare Bund decennali, con una domanda molto più bassa del previsto e i mercati del Vecchio Continente in fibrillazione per il timore di una crisi all'economia tedesca. In quell'occasione il governo era riuscito a vendere solamente 3,9 miliardi di euro di Bund sui 6 miliardi messi complessivamente all'asta con un rendimento intorno all'1,98 per cento. Nelle ore successive all'asta, i tassi d'interesse erano aumentati sensibilmente arrivando al 2,09 per cento, il dato più alto delle ultime settimane. D'altra parte nei suoi sessant'anni di storia la Repubblica federale della Germania non aveva mai provato a vendere titoli di Stato decennali con interessi al di sotto del due per cento. Un rendimento più basso del solito che aveva ridotto gli appetiti degli investitori.
L'ottimismo degli investitori appare comunque ancora legata all'incertezza del quadro politico europeo. L'attesa è soprattutto mirata al vertice europee che inizierà da domani sera a Bruxelles. Dai leader Ue sono attese nuove decisioni risolutive sulla crisi dei debiti, e i mercati sembrano scommettere che questo spianerebbe la strada a interventi più massicci della Bce a sostegno dei titoli di Stato dell'area euro sotto stress. Nel frattempo arrivano buone notizie per la Germania anche sul fronte manifatturiero. La produzione industriale tedesca a ottobre è, infatti, salita dello 0,8% su base mensile.

Il dato è migliore delle attese degli analisti, che avevano previsto una crescita dello 0,4%.

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