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"Errore di caricamento, dati solidi". Il ricercatore spegne le polemiche sul ministro Schillaci

La polemica sollevata dall'inchiesta de Il Manifesto, cavalcata dalla sinistra, è stata spenta da un ricercatore del gruppo: "Errore di caricamento di immagini che comunque non compromettono la solidità dei dati"

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Da quando il quotidiano Il Manifesto ha sollevato il caso di presunte immagini duplicate in una ricerca che, tra le altre, porta la firma del professor Orazio Schillaci, in questa legislatura ministro della Salute, si sono rincorse numerose richieste di chiarimento e di verifica. Lo stesso ministro, rispondendo alle domande del quotidiano, aveva spiegato l'errore: "Sono tranquillo, non ho manipolato nulla. Le immagini non sono del mio laboratorio ma di altri colleghi, che non hanno fatto nulla di male". Inoltre, il ministro ha specificato: "Non sono esperto di microscopia elettronica, mi sono fidato di chi ha fornito quelle immagini. Verificheremo se effettivamente ci sono degli errori". A conferma delle sue parole, ci sono anche quelle di Manuel Scimeca, ricercatore impiegato presso il dipartimento di Medicina sperimentale, laboratorio di Anatomia patologica di Tor Vergata di Roma.

Lui fa parte di quel gruppo di studio ed è stato colui che ha caricato quelle immagini sugli studi sulla diagnosi e cura del cancro, finiti poi al centro dell'inchiesta del quotidiano. "Quando mi è stato chiesto, ho spiegato che si tratta di un errore di caricamento di immagini che comunque non compromettono la solidità dei dati e che, trattandosi di un lavoro multidisciplinare non era possibile attribuire l'imprecisione in nessun modo al prof. Schillaci", ha spiegato Scimeca. Il ricercatore si è poi detto meravigliato dell'oscuramento delle sue parole in merito a questa vicenda: "Mi stupisce che le mie parole non siano state riportate. Come previsto stiamo verificando e quando necessario segnaleremo alle riviste scientifiche".

Mentre dall'opposizione si agitano all'idea di poter chiedere le dimissioni del ministro per quello che, alle attuali evidenze, non è altro che un errore di caricamento che, come sottolineato chiaramente dal ricercatore non compromette "la solidità dei dati", il gruppo di lavoro procede con le dovute verifiche.

Da Avs, intanto, hanno chiesto al ministro di presentarsi in parlamento per riferire in merito alla vicenda sulla quale Schillaci ha già esposto il suo sentimento: "Sono tranquillo".

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