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"Una regia dietro gli sbarchi. L'Ue ci lascia soli": l'affondo di Salvini sul silenzio di Bruxelles

Per il vicepremier c'è una regia dietro l'esodo dei migranti: "Non possiamo assistere ad altre scene simili"

"Una regia dietro gli sbarchi. L'Ue ci lascia soli": l'affondo di Salvini sul silenzio di Bruxelles

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"Atto di guerra, c'è una regia": lo sfogo di Salvini sull'emergenza

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"Quello che sta accadendo a Lampedusa e a Strasburgo è il fallimento dell'Europa dei Socialisti": secco, perentorio Matteo Salvini sull'emergenza migranti in corso. Il consiglio comunale dell'isola siciliana ha proclamato lo "stato di emergenza" in seguito all'ondata di sbarchi, 7 mila persone in meno di 48 ore. Intervistato dalla stampa estera a Roma, il vicepremier non ha utilizzato troppi giri di parole:"Gli sbarchi sono il simbolo di un'Europa che non c'è, è lontana distratta e complice e lascia i singoli paesi ad affrontare i problemi". Ma c'è di più: dietro agli sbarchi - definiti un atto di guerra - ci sarebbe una regia.

"Quello che accade a Lampedusa è la morte dell'Europa. Il neonato morto rappresenta la morte politica, culturale, sociale e valoriale. L'Italia è da sola, dobbiamo fare da soli e non si può escludere alcun intervento", ha aggiunto il titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti nel corso del dialogo con i cronisti. Come anticipato, Salvini non ha dubbi:"Quando ti arrivano 120 mezzi (che sbarcano migranti, ndr) non è un episodio spontaneo, ma è un atto di guerra. Per la società italiana questo è il collasso, non è solo un problema di Lampedusa". Un sistema criminale organizzato a cui si deve rispondere con tutti i mezzi a disposizione: "Nessuno escluso. Ne parleremo in sede di governo, dobbiamo parlarne. Io ho le mie idee e proposte operative, ma siamo un governo collegiale". Interpellato dal Tg1, Salvini ha rincarato la dose contro Bruxelles: "Ho dei dubbi che questa Europa possa aiutare l'Italia: ci stanno lasciando totalmente soli nella difesa dei nostri confini via mare e via terra. Dobbiamo organizzarci, tornare a dei decreti sicurezza che siano ancora più rigorosi. Io più che andare a processo per aver bloccato gli sbarchi da navi straniere non sono riuscito a fare, vedremo di essere ancora più incisivi".

Dietro questo esodo di migranti ci sarebbe una regia per Salvini, ma una cosa è certa:"Non possiamo assistere ad altre scene simili". Per il vicepremier è fondamentale individuare più canali di immigrazione regolare, ma a preoccupare è l'immobilità dell'Europa: "Un'azione comunitaria sarebbe più efficace, con un accordo anche di riammissione dei migranti, ma l'Ue non sta muovendo un dito in questo senso. Il governo italiano interverrà di suo". Governo al lavoro per risolvere la situazione, con o senza l'Europa, sicuramente nessuno potrà puntare il dito nei confronti del premier Meloni. Salvini è categorico: "Credo che Giorgia stia facendo il possibile e l'impossibile, ha contattato libici, tunisini, la presidente von der Leyen". Le vie diplomatiche sono state provate tutte, ha proseguito il segretario federale della Lega: "Ma se continuano gli sbarchi a questo ritmo e se Francia e Germania ci dicono 'tanti saluti', noi dobbiamo ragionare da soli.

Io sono ottimista ma certo magari si fa rischiando qualche processo, come sta succedendo a me", in riferimento alla nuova udienza del processo Open Arms in programma venerdì.

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