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La premier? Ora per gli elettori è di centro

È cambiata la percezione della leader Fdi per la sua linea in politica estera

La premier? Ora per gli elettori è di centro

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Il mese di settembre, appena iniziato, vede importanti scadenze politiche all'orizzonte, soprattutto in campo economico e sociale e, in particolare, nella messa a punto della manovra finanziaria da parte dell’esecutivo: i fondi mancano, anche a causa dell’eccesso di spesa per il superbonus. Il governo affronta dunque scadenze impegnative, che potranno tra l’altro mettere in qualche modo in discussione il consenso che gode in questo momento da parte degli elettori. Che, a causa specialmente della percezione del carovita, vede diminuire già ora, sia pur lievemente, la sua popolarità (34,6%, fonte Euromedia). Anche il presidente del consiglio Giorgia Meloni, vede erodersi un poco il suo comunque diffuso sostegno personale, attestandosi al 37,5%.

Entrambi – governo e presidente -, come osserva Alessandra Ghisleri su La Stampa, calano di circa il 3% rispetto a quanto rilevato a luglio. Al di là di questo trend, tuttavia, va detto che si tratta di valori sempre alti rispetto a quelli ottenuti da governi precedenti, anche grazie al fatto che oggi l’opposizione rimane molte debole. C’è, però, un mutamento importante nella percezione complessiva degli elettori. Infatti, al momento delle elezioni dell'anno scorso e ancora per diversi mesi a seguire, la leader dei Fratelli d'Italia veniva comunque ritenuta dalla maggioranza degli italiani (62%) come una esponente di destra, se non di estrema destra.

Viceversa, oggi la situazione appare differente: lo testimonia una recente ricerca Radar SWG che mostra come questa percentuale è scesa (al 47%) e molti elettori la considerano in questo momento di centro o al massimo di centro-destra (24%, con qualcuno, sia pure una netta minoranza, 7%, che la definisce financo di centro-sinistra). In effetti, le prese di posizione a livello internazionale e, in una certa misura, anche quelle sul fronte interno, sembrano giustificare questo spostamento nella sua immagine. Il tempo a venire ci dirà se questa nuova visione dell’assetto politico da parte dei cittadini avrà ancora degli effetti sul consenso di cui Meloni gode attualmente. Intanto però ciò apre uno spazio in qualche modo significativo nel mercato elettorale della destra tout court.

É un settore, questo, cui sembra guardare con interesse un altro leader della coalizione di governo, vale a dire Matteo Salvini. Con le sue ultime scelte, sia sul piano europeo (prima fra tutti la persistente simpatia espressa per la Le Pen) che su quello interno (l'appoggio dichiarato al generale Vannacci e alle sue posizioni, nonché altre proposte di riforma) sembrano suggerire che il segretario del Carroccio voglia approfittare di questo segmento e cercare così di mantenere il consenso a doppia cifra (10,5%) appena raggiunto dalla Lega (con un incremento del 0,5% nell’ultimo mese, fonte Euromedia).

Non è detto però che Salvini riesca in questa operazione. Buona parte degli elettori che oggi si considerano di destra continua infatti comunque a sostenere ed ammirare Meloni: non sembra facile conquistare questi consensi. Di conseguenza, è facile prevedere che lo scontro – sin qui talvolta esplicito e talvolta solo latente – tra Meloni e Salvini finisca con l’acuirsi ulteriormente nei prossimi mesi.

Per conquistare, in vista delle elezioni europee, più voti possibile.

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