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"Svolta necessaria". Via libera alla riforma del Fisco e all'Autonomia differenziata

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega sulla riforma fiscale: meno tasse e più occupazione. Meloni: "È una svolta necessaria per l'Italia"

"Svolta necessaria". Via libera alla riforma del Fisco e all'Autonomia differenziata
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Il governo mantiene fede agli impegni presi in campagna elettorale e riforma in modo strutturale il Fisco italiano. Va proprio in questo senso il disegno di legge delega che ha ricevuto il via libera da parte del Consiglio dei ministri. L'esecutivo dà così vita al progetto del nuovo Fisco che passa da una revisione organica del sistema tributario del nostro Paese. Il piano prevede meno pressione fiscale e più occupazione. Come riferito dall'Adnkronos, il presidente Giorgia Meloni l'ha definita una "svolta necessaria" per l'Italia.

Non solo: è arrivato il semaforo verde definitivo e unanime anche all'Autonomia differenziata. Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali, ha assicurato che il cammino della riforma procede spedito: "Ora il disegno di legge si appresta ad imboccare la strada verso l'esame del Parlamento. Il mio obiettivo è far correre il nostro Paese come un treno ad alta velocità. È una sfida per il futuro e la modernità, che possiamo e dobbiamo cogliere nell'interesse dei cittadini".

Meno tasse, più occupazione

La riforma fiscale poggia su alcuni pilastri di assoluta importanza come la riduzione della pressione fiscale per le aziende e l'aumento dell'occupazione. Non solo: la mossa dell'esecutivo consentirà di tutelare il lavoro dipendente, aiutare le famiglie, incrementare gli investimenti, favorire una maggiore collaborazione con il Fisco, semplificare gli adempimenti e contrastare l'evasione fiscale.

A tutto ciò sarà possibile arrivare grazie a una serie di novità previste dal disegno di legge delega. Tra i punti cruciali rientrano il superamento dell'Irap, la revisione dell'Irpef, la nuova Ires a due aliquote e l'estensione della flat tax per tutti entro la fine della legislatura. In tal modo il governo dà seguito al patto con gli elettori, che domenica 25 settembre 2022 hanno premiato il centrodestra con un programma incentrato proprio sulle rotte tracciate.

In una nota il ministero dell'Economia fa sapere che le nuove regole, operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, "vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese".

"Una rivoluzione, l'Italia torna a correre"

Significativo è stato il contributo di Forza Italia. "Per noi meno tasse non è uno slogan, ma è il modo per far correre il Paese. Le direttrici su cui lavorare sono chiare: meno tasse e più semplificazione, tregua per i troppi italiani perseguitati dal fisco e poi lotta all'evasione. Questo sì, perché chi sbaglia non può essere perdonato", ha affermato il capogruppo dei deputati azzurri Alessandro Cattaneo.

Come ripetuto ieri dal presidente Giorgia Meloni in Aula, la riforma fiscale è una delle priorità del governo. Guido Liris, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Bilancio del Senato, ha assicurato che sarà "una rivoluzione" grazie a molti provvedimenti che lanciano un messaggio ben preciso: "Meno tasse, più crescita, più fiducia tra fisco e contribuenti e più equità".

La posizione dei sindacati

Nei giorni scorsi a Palazzo Chigi si è tenuto un incontro con i rappresentanti delle sigle sindacali. L'esecutivo ha reso noti sia le tempistiche sia i principi della riforma fiscale, ma i sindacati sono andati subito sulle barricate minacciando iniziative di mobilitazione nel caso in cui non venissero accolte le loro istanze.

Sul piede di guerra ci sono in particolar modo Cgil e Cisl, che non hanno affatto escluso la possibilità di andare allo scontro e adottare un atteggiamento duro verso il governo.

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