Guerra in Israele

Hamas: "Pronti a una nuova tregua". Ma Israele: "Riceverà una lezione" | La diretta

Giorno numero 56. Saltato l'accordo per estendere la pausa tra Hamas e Israele dopo il lancio di un razzo dalla Striscia. Si torna a combattere dopo una settimana. Le ultime notizie

Hamas: "Pronti a una nuova tregua". Ma Israele: "Riceverà una lezione" | La diretta

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Guerra Israele-Hamas, violata la tregua: "Ripresi i combattimenti a Gaza" | La diretta

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È durata sette giorni la tregua tra Israele e Hamas. Stamattina, alle 7, è scaduto il termine ultimo per rinnovare la pausa tra le parti belligeranti e subito dopo l'esercito israeliano ha annunciato dai propri canali la ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza. "Hamas ha violato la pausa operativa - si legge in un comunicato delle Idf - e, inoltre, ha sparato verso il territorio israeliano". Quello a cui fanno riferimento i militari di Tel Aviv è il lancio di un razzo proveniente dall'exclave palestinese che ha prontamente innescato la reazione dei sistemi di difesa aerea dello Stato ebraico. Hamas, dal canto suo, accusa invece Israele di aver bloccato i rifornimenti di combustibili, motivo per cui non si sarebbe raggiunta un'estensione della tregua. L'ultima speranza di un prolungamento è svanita proprio mentre il Wall Street Journal riferiva di un accordo esteso per altre 24 ore in cambio di dieci ostaggi. Così non è stato. A Gaza City e a nord, scrive Al Jazeera, le truppe con la stella di David stanno combattendo contro militanti palestinesi, mentre nella zona centrale della Striscia i carri armati si starebbero dirigendo verso i campi profughi di Nuseirat e Bureij. Il portavoce del premier israeliano ha commentato, lapidario, che Hamas sta per "ricevere la madre di tutte le lezioni". Ecco le notizie di oggi, venerdì 1 dicembre.

Hamas verso un nuovo accordo?

"Siamo pronti a iniziare una nuova tregua per concludere il dossier dei detenuti civili". Così Khalil Al Hayya, dirigente di Hamas durante un'intervista alla tv Al Jazeera. "Siamo stati in contatto con i mediatori (qatarini e egiziani, ndr) fino a stamattina, ma i colloqui su una tregua si sono interrotti quando sono iniziati i bombardamenti", ha aggiunto.

Perché è saltata la tregua

L'ufficio del Primo ministro israeliano fornisce nuovi dettagli sulle ragioni dietro al fallimento del cessate il fuoco temporaneo con Hamas. In una nota, il governo israeliano precisa che l'organizzazione che controlla la Striscia di Gaza "ha violato il quadro di riferimento (dell'accordo), non ha rispettato l'obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele" e aggiunge che "in mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra: liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele".

Herzog stringe la mano all'Emiro del Qatar

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha incontrato stamattina l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani. Si tratta di un incontro storico, "primo nel suo genere", come lo hanno definito i media dello Stato ebraico. I due si sono visti a margine della conferenza sul clima negli Emirati Arabi Uniti e sono stati anche fotografati stringersi la mano. Il Qatar è uno dei Paesi che, insieme all'Egitto e agli Stati Uniti, sta guidando le trattative per la tregua e il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas.

Sirene di allarme a nord di Gaza

Stanno risuonando le sirene di allarme ad Ashkelon, città israeliana a nord di Gaza. Lo dichiara la radio militare, che spiega che è stato deciso di chiudere al traffico alcune strade vicino alla Striscia. Misure analoghe sono state adottate anche lungo i confini con il Libano e con la Siria, in quanto la ripresa delle ostilità a Gaza potrebbe essere fonte di nuovi incidenti di frontiera. Nel centro di Israele il comando delle retrovie ha autorizzato lo svolgimento di lezioni oggi solo negli istituti scolastici dotati di rifugi adeguati.

Nyt: "Israele conosceva piani Hamas da 1 anno"

Nuove ombre sugli apparati militari e di sicurezza dello Stato israeliano. Il New York Times sostiene che il governo di Tel Aviv fosse entrato in possesso del piano di battaglia di Hamas per l'attacco del 7 ottobre almeno un anno prima della sua realizzazione. L'inchiesta del quotidiano statunitense si basa sulla visione di documenti, email e interviste che confermerebbero uno dei sospetti ricorrenti da quando è scoppiata la guerra: e cioè che l'intelligence e il governo fossero a conoscenza delle intenzioni degli estremisti palestinesi. Il documento a cui fanno riferimento i giornalisti americani è lungo 40 pagine ed è stato identificato con il nome in codice "Muro di Gerico". Prevedeva nel dettaglio tutte le azioni dei terroristi, dall'invasione in parapendio e motociclette all'occupazione dei villaggi fino alla presa degli ostaggi.

Negoziati ancora in corso secondo la Cnn

Si continua a trattare, nonostante la fine della tregua. Secondo una fonte vicina ai colloqui citata dalla Cnn, i negoziati sarebbero ancora in corso. Lo dimostrerebbe il fatto che nessuno dei Paesi mediatori, Qatar, Usa, Egitto, ma anche Israele e Hamas, abbia annunciato il collasso delle trattative.

Meloni vede il presidente di Israele

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un breve incontro con il presidente di Israele, Isaac Herzog, a margine della Cop28. Lo comunica Palazzo Chigi. Meloni ha espresso la piena solidarietà del governo italiano a seguito del nuovo grave attentato rivendicato da Hamas che ha portato ieri all'uccisione di tre cittadini israeliani a Gerusalemme e alla fine della pausa umanitaria a Gaza.

"L'Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento e continua a lavorare per una pace duratura".

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